Il Governo sembra rimanere irremovibile sulla questione del taglio delle accise sulla benzina, nonostante le promesse elettorali fatte dalla maggioranza. Il Ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha avvertito che tale misura costerebbe almeno un miliardo al mese, totalizzando 12 miliardi all’anno. Urso ha sottolineato che questi fondi sono stati invece utilizzati per ridurre il cuneo fiscale in passato, e l’esecutivo intende proseguire su questa strada con la prossima legge di bilancio.

Nonostante la stabilità dei prezzi della benzina negli ultimi giorni, i costi rimangono comunque elevati, soprattutto in autostrada, dove il prezzo arriva a 2,019 euro al litro per la benzina e 1,928 euro per il gasolio. Questa situazione potrebbe portare a un aumento dei costi per i viaggi in autostrada, spingendo molti automobilisti a fare il pieno in stazioni di servizio con prezzi più bassi prima di immettersi nell’autostrada.

La richiesta di ridurre le tasse sui carburanti da parte dei consumatori e dell’opposizione è stata respinta dal Governo, che si sta concentrando invece su un taglio strutturale del cuneo fiscale per sostenere l’impresa e il lavoro. Questo suscita preoccupazioni tra molti automobilisti, che si troveranno a pagare tasse aggiuntive per finanziare tale iniziativa.

Il Ministro Urso ha anche annunciato l’avvio di un “trimestre anti inflazione” dal 1 ottobre al 31 dicembre, durante il quale i prezzi di alcuni beni di consumo verranno calmierati per mitigare gli effetti dell’aumento dei costi dei carburanti. Tuttavia, i consumatori si domandano quanto possa essere efficace tale misura, considerando che gran parte delle merci viaggia su gomma e subisce l’impatto diretto dell’aumento dei costi dei carburanti.

Inoltre, la colpa per i rincari dei prezzi dei carburanti viene attribuita all’OPEC+ e ai paesi arabi alleati con la Russia, che hanno ridotto la produzione per aumentare i prezzi del petrolio greggio. La situazione ha suscitato l’indignazione dei consumatori, con oltre 103mila cittadini che hanno sottoscritto una petizione online chiedendo al Governo di ripristinare lo sconto sulle accise e azzerare l’Iva sui carburanti.

In conclusione, nonostante le promesse elettorali e la pressione da parte dei consumatori e dell’opposizione, il Governo sembra restio a tagliare le accise sulla benzina. Mentre cerca di adottare misure per mitigare l’aumento dei prezzi, i cittadini rimangono preoccupati per i costi elevati dei carburanti e l’efficacia delle contromisure adottate. Resta da vedere se il Governo rivedrà la sua posizione e prenderà provvedimenti concreti per alleggerire il carico finanziario dei conducenti.