Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), nel 2022 si è registrato un aumento del reddito disponibile delle famiglie italiane del 5,5%. Tuttavia, questa crescita non ha corrisposto a un aumento del potere d’acquisto delle famiglie, che è diminuito del 1,6%.
La spesa per consumi finali, nel frattempo, è cresciuta del 12,6%, ma la propensione al risparmio delle famiglie è scesa all’8,0%, rispetto al 13,8% registrato nel 2021. L’Istat ha anche segnalato che il tasso di investimento è salito al 9,0% rispetto all’8,1% del 2021.
Le società non finanziarie hanno registrato un aumento del valore aggiunto del 9,1%, con un tasso di profitto che si è attestato al 45,1%, tornando ai livelli del 2007. Gli investimenti fissi lordi sono cresciuti del 16,5%, portando il tasso di investimento delle società non finanziarie al 22,9%, il livello più alto dal 2008.
Questi dati offrono un quadro complesso della situazione economica in Italia nel 2022, con un aumento del reddito disponibile delle famiglie, ma una diminuzione del potere d’acquisto e una spesa in crescita, insieme a una maggiore propensione al risparmio. D’altra parte, le società non finanziarie hanno visto un aumento del valore aggiunto e degli investimenti, portando i tassi a livelli non visti da molti anni.