L’Italia è stata nuovamente colpita da un’ondata di maltempo che ha portato a esondazioni e piene in molte parti del paese. I temporali improvvisi, che hanno spezzato le insolitamente miti temperature autunnali, hanno riversato grandi quantità d’acqua sul territorio, mettendo in crisi numerosi paesi e città.01
A Milano, la zona settentrionale è stata allagata a causa dell’esondazione del fiume Seveso, con l’interruzione parziale della linea M3 della metropolitana. Anche il lago di Como è esondato, mentre i fiumi Adige e Po hanno suscitato preoccupazioni per le piene da smaltire. Fortunatamente, non sono state riportate vittime, ma si sono verificati disagi significativi.
A Milano, i cittadini delle zone settentrionali come Isola, Maggiolina e Niguarda hanno subito disagi estesi, con sottopassi allagati e la sospensione temporanea della linea 3 della metropolitana. Alcune strade importanti come viale Fulvio Testi e viale Zara sono state chiuse o difficilmente percorribili, causando ingorghi stradali.
L’esondazione del fiume Seveso è durata alcune ore, ma alla fine è terminata, e il sole è riapparso dopo un forte temporale. Tuttavia, le polemiche tra il Comune di Milano e la Regione Lombardia hanno acceso il dibattito, con l’assessore comunale alla Sicurezza Marco Granelli che ha criticato la gestione delle vasche di laminazione da parte della Regione Lombardia.
Il governatore lombardo Attilio Fontana ha risposto alle critiche affermando che le vasche di laminazione saranno pronte nei tempi previsti. Anche il sindaco Giuseppe Sala ha sottolineato la difficoltà di prevedere completamente le condizioni meteorologiche.
Altre aree della Lombardia hanno subito notevoli disagi, con allagamenti, alberi caduti a causa del forte vento e interruzioni della circolazione stradale e ferroviaria. Anche la Valtellina e la Valchiavenna hanno risentito dell’ondata di maltempo, con smottamenti, alberi caduti e problemi nella circolazione.
In sintesi, l’Italia ha affrontato un’altra ondata di maltempo con esondazioni, piene e disagi diffusi, ma fortunatamente senza vittime. La gestione delle infrastrutture e la prevedibilità delle condizioni meteorologiche rimangono punti di discussione.