È stata Jj4 l’orsa responsabile dell’uccisione del runner trentino Andrea Papi lo scorso 5 aprile. La notizia è stata confermata dalla Procura della Repubblica di Trento sulla base delle analisi genetiche effettuate nei laboratori della Fondazione Edmund Mach.

L’orsa plantigrado, di 17 anni, era nata in Trentino da due esemplari provenienti dalla Slovenia, Joze e Jurka, e rilasciata nell’ambito del progetto Life Ursus tra il 2000 e il 2001. Nel giugno 2022, Jj4 aveva già aggredito due persone, padre e figlio, sul monte Peller. La Giunta provinciale di Trento aveva quindi chiesto l’abbattimento dell’animale, ma l’ordinanza di cattura venne annullata dal Tar.

La notizia del riconoscimento dell’orso responsabile dell’uccisione di Papi è stata diffusa dalla Procura in anticipo rispetto alla deposito della relazione conclusiva dei consulenti, per “evidenti motivi di interesse e sicurezza pubblica”. La Procura ha aperto un fascicolo modello 45, senza notizia di reato.

L’uccisione di Andrea Papi ha suscitato grande commozione in tutto il Trentino e ha richiamato l’attenzione sull’importanza di gestire correttamente la coesistenza tra l’uomo e la fauna selvatica. La morte dell’uomo è infatti un evento molto raro e drammatico, ma non si deve dimenticare che gli orsi sono una presenza naturale e protetta dalle leggi sul territorio alpino italiano e che la loro convivenza con le comunità locali è possibile e auspicabile, ma deve essere gestita con attenzione e rispetto reciprocità.

La notizia del coinvolgimento di Jj4 nell’uccisione di Papi apre ora un nuovo capitolo nella gestione della fauna selvatica in Trentino, con l’obiettivo di trovare soluzioni condivise che garantiscano la sicurezza delle persone e salvaguardino la conservazione delle specie protette.