Kevin Spacey è stato completamente assolto dalle accuse di presunte molestie e abusi sessuali gay risalenti a periodi compresi tra il 2001 e il 2013. Il celebre attore statunitense, vincitore di due premi Oscar, ha reagito con emozione e riconoscenza al verdetto della giustizia britannica, che rappresenta un sollievo per lui dopo essere stato coinvolto nello scandalo MeToo nel 2017.

Dopo un processo durato diverse settimane, la giuria popolare di 12 membri ha scagionato Spacey da tutti e nove i capi d’accusa presentati dalla polizia e sostenuti dalla pubblica accusa. L’attore si è mostrato pensieroso durante la lettura del verdetto e si è lasciato andare a un pianto liberatorio in aula, abbracciando il suo team legale e ringraziando i giurati.

Questo secondo processo, che ha avuto luogo a Londra, è stato un capitolo cruciale nel tentativo di Spacey di salvare la sua reputazione e la sua carriera professionale, minacciate dagli scandali e dalle accuse. Già in patria, negli Stati Uniti, l’attore era stato scagionato da un primo processo di non colpevolezza.

Le accuse contro Spacey comprendevano presunte aggressioni sessuali e abusi verso un giovane aspirante attore tra il 2001 e il 2004, e altri asseriti abusi segnalati da tre uomini tra il 2005 e il 2013. I denuncianti hanno presentato testimonianze dettagliate in aula, dipingendo l’attore come un “predatore” che avrebbe abusato del suo potere e commesso atti disgustosi.

Spacey si è difeso strenuamente, chiamando a testimoniare amici famosi e affermando di essere innocente rispetto a tutte le accuse. Ha ammesso di aver fatto uso di alcol e droghe, ma ha negato di aver commesso crimini sessuali.

Oggi, alla conclusione del processo, l’attore si è detto “riconoscente” per l’esito del caso, accettando il verdetto “con umiltà” e ammettendo di aver fatto errori, ma negando di essere un criminale.

Con questo verdetto, Kevin Spacey si libera dalle accuse che hanno gettato ombre sulla sua carriera e la sua immagine, lasciandolo libero di cercare una via d’uscita dall’impasse professionale vissuta a Hollywood e altrove negli ultimi anni.