Tra Bologna e Roma resta una sola imbattuta: la squadra giallorossa. Merito del lampo finale di Veretout, che ‘slalomeggià sulla trequarti, trova Pellegrini sulla destra, che a propria volta centra il pallone che Dzeko trasforma nel 2-1 finale. Il tutto con la Roma in inferiorità numerica. È il lampo che decide la gara in extremis e che punisce oltre i propri demeriti il Bologna, che cercava la nona vittoria casalinga consecutiva e che resta a bocca asciutta per la prima volta in campionato, dopo i successi su Brescia e Spal e il pareggio di Verona. Resta pure con l’amaro in bocca, per un secondo tempo d’assalto, con Sansone a rimontare l’iniziale vantaggio di Kolarov, ma incapace di sfruttare la superiorità numerica negli ultimi dieci minuti. Festeggia la Roma, che seppur alle corde si scopre capace di soffrire e di proseguire la crescita iniziata con le vittorie in goleada con il Sassuolo e in Europa League. Fonseca festeggia: la sua squadra trova continuità di risultato e resta attaccata al treno di testa della classifica aggrappandosi alle spalle dell’attaccante bosniaco e grazie alla qualità e ai colpi di Pellegrini – al terzo assist di fila – e Kolarov, con il serbo che apre le marcature su punizione a inizio ripresa, sbloccando una gara bloccatissima. Nel primo tempo, Fonseca conferma Kluivert e Mkhitaryan in attacco, con Pellegrini a supporto di Dzeko, mentre Mihajlovic, guida i rossoblù dall’ospedale e offre una chance a Destro, rinunciando a Palacio. I tecnici si affrontano con uno speculare 4-2-3-1. La Roma fa la partita, ma il primo tempo è tutto in un paio di cross bassi e di conclusioni dalla distanza di Kolarov, mentre il Bologna risponde con un paio di ripartenze targate Sansone e Orsolini. Di emozioni, però, neanche l’ombra, le squadre si annullano. I riflettori si accendono nella ripresa: con la punizione al sette di Kolarov, che quattro minuti dopo la rete, all’8’ si fa anticipare in area da Soriano, provocando il rigore. Lo tira Sansone, palla a destra, portiere a sinistra e 1-1. Il Bologna si sveglia, la Roma si spaventa e rischia il sorpasso, quando la combinazione tra Poli e Destro mette Soriano da solo davanti a Lopez, che esce a valanga e riesce a deviare la palla in angolo. La Roma si scuote intorno alla mezzora ci prova con i tiri a giro di Dzeko e Pellegrini intorno alla mezzora che però non trovano la porta. Poi Mihajlovic ordina i cambi per provare a vincerla: dentro Santander e Palacio a dieci minuti dalla fine. Cambi che danno frutto, perché si aprono gli spazi, fioccano i gialli e Santander rimedia il secondo di Mancini a cinque minuti dal triplice fischio, lanciato in contropiede. Ma la giocata vincente la trova la Roma, con Dzeko che firma l’impresa e porta i giallorossi in alta quota