La centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina, è in pericolo a causa dell’eccessivo riempimento del bacino idrico della diga di Kakhovka. L’allarme è stato lanciato dal consigliere dell’amministratore delegato della Rosenergoatom, Renat Karchaa, sulla Tass. Secondo Karchaa, il crollo della diga rappresenterebbe una minaccia per la sicurezza nucleare della centrale, in quanto le linee elettriche che portano alle vasche di raffreddamento e gli impianti di pompaggio potrebbero essere allagati.

Inoltre, il crollo della diga potrebbe inondare almeno tre grandi aree popolate, tra cui Kamenka-Dneprovskoye, Blagoveshchenka e Vodyanoye, che ospitano circa 15mila-18mila persone in totale. Secondo il presidente del movimento We are Together with Russia, Vladimir Rogov, il livello dell’acqua nel bacino idrico di Kakhovka è aumentato di 17 metri, 2,5 metri in più della norma, il che potrebbe provocare il crollo della diga e l’inondazione di decine di migliaia di persone nella zona.

Karchaa ha indicato che ci sono due soluzioni possibili per evitare questa minaccia: la prima è che gli ucraini interrompano i loro bombardamenti e permettano la riparazione delle saracinesche della diga danneggiate dalla loro artiglieria, in modo da scaricare l’acqua in eccesso e eliminare la minaccia. La seconda soluzione sarebbe quella di evacuare tutte le persone della zona in pericolo.

Questa situazione è estremamente preoccupante, soprattutto considerando il pericolo rappresentato dalle centrali nucleari e dalle possibili conseguenze per la salute e la sicurezza pubblica.