La Cina ha deciso di schierarsi apertamente a favore della causa palestinese nel conflitto in corso tra Hamas e Israele. Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha compiuto una serie di mosse diplomatiche mirate a sostenere la coesione del mondo islamico di fronte alla situazione critica in Medio Oriente.
Durante una telefonata con il suo omologo americano, Antony Blinken, Wang ha richiesto agli Stati Uniti di assumere un “ruolo responsabile” e ha espresso preoccupazione riguardo all’escalation del conflitto, sottolineando il rischio che sfugga al controllo. Ha anche chiesto la convocazione di un incontro internazionale per raggiungere un ampio consenso sulla creazione di due Stati, Israele e Palestina, come base per una pace stabile e duratura.
Inoltre, Wang ha avuto una conversazione con il ministro degli Esteri saudita, criticando le azioni di Israele come andate “oltre l’ambito dell’autodifesa”. Ha sottolineato che Israele dovrebbe ascoltare gli appelli della comunità internazionale e del segretario generale delle Nazioni Unite riguardo alla fine delle punizioni collettive a Gaza. Questa mossa mira a frenare eventuali rapporti normalizzati tra Israele e l’Arabia Saudita, sponsorizzati dagli Stati Uniti.
Nel colloquio con il suo omologo iraniano, Wang ha dichiarato che la Cina sostiene i Paesi islamici nel rafforzare l’unità e il coordinamento sulla questione palestinese al fine di parlare con una sola voce. Ha chiesto la protezione di Gaza con adeguati aiuti per prevenire una crisi umanitaria.
Inoltre, l’inviato speciale cinese, Zhai Jun, si recherà in Medio Oriente per promuovere un cessate il fuoco e i colloqui di pace. La Cina sta cercando di svolgere un ruolo attivo nella risoluzione del conflitto e di influenzare la situazione in Medio Oriente.