La ministra Eugenia Roccella è stata contestata al Salone del Libro da un gruppo di attiviste di Extinction Rebellion e ‘Non una di meno’. L’episodio si è verificato durante la presentazione del suo libro ‘Una famiglia radicale’ all’Arena Piemonte, e quindici persone sono state identificate dalla Digos della Questura di Torino.

Le attiviste erano presenti tra il pubblico e sono state individuate quando una di loro si è avvicinata al tavolo dei relatori leggendo un comunicato. Non appena la ministra ha iniziato a parlare del suo libro, gli attivisti di Extinction Rebellion e le femministe di ‘Non una di meno’ hanno iniziato a urlare slogan e si sono seduti per terra nella sala. La polizia è immediatamente intervenuta.

La ministra ha chiesto un confronto pubblico con i manifestanti e ha invitato i giovani a salire sul palco per spiegare i motivi della loro protesta. Ha anche chiesto alla polizia di non allontanare nessuno, poiché non voleva ripercorrere l’esperienza di essere portata via dai sit-in. Successivamente, un’attivista è salita sul palco e ha letto un proclama. La ministra ha commentato dicendo che voleva un dialogo, ma che l’intervento dell’attivista non era sufficiente.

La ministra si è rivolta agli altri manifestanti presenti, invitandoli a lottare contro l’utero in affitto e la mercificazione del corpo delle donne. Ha sottolineato l’importanza di combattere un mercato razzista in cui i figli delle donne nere costano meno di quelli delle donne bianche. Alcuni spettatori hanno fischiato i manifestanti, chiedendo che l’incontro riprendesse.

Il direttore del Salone, Nicola Lagioia, è intervenuto, sottolineando che la contestazione è parte del gioco democratico e che la democrazia include anche la possibilità di contestazione. Ha suggerito ai manifestanti di mandare un delegato a discutere con la ministra, poiché è così che si fa anche in politica.

La leader del Partito Democratico, Elly Schlein, ha commentato l’evento definendo surreale il problema che il governo ha con ogni forma di dissenso e ha criticato ministri e deputati per aver attaccato Nicola Lagioia.

La premier Giorgia Meloni ha definito l’accaduto al Salone del Libro di Torino inaccettabile e fuori da ogni logica democratica. Ha condannato il tentativo di impedire a un ministro di esprimere le proprie opinioni e ha criticato coloro che distorcono la realtà per giustificare tali azioni, sottolineando che chi pretende di dare lezioni di democrazia sembra non conoscerne le regole basilari.