Giorgia Meloni ha concluso in soli 20 minuti il secondo round delle nomine durante un rapido Consiglio dei Ministri, dove sono stati cambiati il capo della polizia e il prefetto di Roma. Inoltre, ha completato l’operazione riguardante la Rai, avviata la settimana scorsa con il decreto che modifica le regole per le fondazioni liriche e con le dimissioni dell’amministratore delegato Carlo Fuortes. È stato anche nominato il nuovo comandante della Guardia di Finanza, anche se la formalizzazione avverrà solo nel prossimo Consiglio dei Ministri.
Il posto di capo della Polizia sarà occupato da Vittorio Pisani, vicino al ministro Matteo Piantedosi, che sostituirà Lamberto Giannini dopo soli due anni. Giannini sarà invece spostato alla prefettura di Roma con poteri speciali per il Giubileo del 2025. La Lega, secondo diverse fonti, viene “ampiamente ricompensata” con queste nomine, incluso l’indicato come amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, che avrebbe trovato l’appoggio anche da Forza Italia.
La decisione di chiudere rapidamente le nomine è stata presa per evitare l’idea di una maggioranza divisa sulle questioni più importanti, nonostante la discussione si sia protratta fino all’ultimo momento. Inizialmente si pensava che la decisione sarebbe stata rimandata alla prossima settimana, anche per non creare problemi al ministro Giancarlo Giorgetti, impegnato in Giappone per il G7. Tuttavia, il bilancio finale non sembra svantaggiare la Lega, che ottiene la nomina del capo della Polizia e altre nomine di rilievo.
Tutto è stato deciso rapidamente in incontri ristretti prima del Consiglio dei Ministri, che ha avuto un ritardo di quasi un’ora. Nonostante la sua assenza, Giorgetti avrebbe chiesto di aspettare la sua presenza per formalizzare la nomina di Andrea de Gennaro, che rimarrà in carica come interim al posto di Giuseppe Zafarana, diventato presidente dell’Eni. Tuttavia, questa richiesta non è stata fatta per la Rai, anche se spetta al Ministero dell’Economia e delle Finanze indicare l’amministratore delegato. Non è un segreto che De Gennaro non fosse la scelta preferita da Giorgetti, che aveva proposto Umberto Sirico, comandante dei reparti speciali della Guardia di Finanza, in collaborazione con il ministro della Difesa Guido Crosetto.
Nonostante le incertezze e le discussioni, alla fine è stata presa la decisione di puntare su De Gennaro, sostenuta dalla premier e dal sottosegretario Mantovano. È stata una soluzione necessaria per superare l’impasse creata dall’interim, che doveva essere risolta rapidamente.
Queste nomine rappresentano l’ultima fase di un complesso processo che dovrebbe concludersi entro la fine del mese, includendo anche le indicazioni per le partecipate non quotate,