Il piano di ripresa e resilienza dell’Italia, considerato il più grande d’Europa, richiede una revisione attenta per evitare di agire in modo affrettato e superficiale. La scadenza per proporre modifiche è fissata per il 31 agosto 2023, e il governo sta lavorando in collaborazione con la Commissione Europea e le singole amministrazioni per garantire la piena attuazione degli interventi previsti. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha sottolineato l’impegno del governo nel portare a compimento queste risorse in maniera utile ed efficiente, evidenziando che fino ad oggi solo 5 stati hanno presentato una proposta di revisione del piano con l’integrazione del REPowerEU.

La capacità di spesa in Italia rappresenta da sempre un problema storico, e l’accorpamento della delega del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) con quella delle Politiche di Coesione è stato fatto proprio per rispondere a questa esigenza. L’obiettivo è garantire una maggiore sinergia tra diverse fonti di finanziamento, sia per assicurare che i fondi siano effettivamente spesi, sia per privilegiare misure di qualità in grado di rafforzare la competitività e avere effetti positivi sul PIL.

Giorgia Meloni afferma che mettere in sicurezza l’Italia rappresenta una sfida epocale, considerando gli anni di scelte mancate e ritardi nel campo della cura del territorio. È necessario cambiare paradigma e adottare un modello completamente nuovo che responsabilizzi maggiormente tutte le amministrazioni coinvolte e consenta di realizzare opere necessarie in modo rapido ed efficiente. La premier sottolinea che ci sono interventi che non possono più essere rimandati o ostacolati dalla burocrazia o da un ecologismo ideologizzato.

Riguardo alla collaborazione con il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, Meloni afferma che i partiti politici e le istituzioni sono due cose distinte, e quindi è un dovere collaborare per risolvere i problemi dei cittadini. La premier sottolinea che non c’è nulla di eccezionale nel loro lavoro congiunto e si dice sorpresa che qualcuno possa pensare il contrario. Durante questa emergenza, sono giunte ottime segnalazioni anche da parte delle categorie produttive, dei sindacati e dei diversi livelli istituzionali, dimostrando che questa è la strada giusta da seguire. Meloni si definisce una persona estremamente concreta, interessata ai risultati e pronta ad ascoltare chiunque abbia buone idee. Questo approccio vale per ogni dossier, poiché ogni proposta di buon senso sarà sempre ben accolta.

Sul tema del commissario, Meloni afferma che al momento il suo principale problema non è chi gestisce i fondi, ma piuttosto trovarli e comprendere le azioni da intraprendere, nonché migliorare le procedure per fornire risposte immediate.