«Sul Ptpr il lavoro del centrodestra ha evitato la saldatura tra sinistra e M5s. Grazie al nostro contributo si è evitato che il piano territoriale paesaggistico regionale del Lazio perpetuasse quel disordine normativo che, sommato all’immobilismo ideologico, tanto spazio ha lasciato a comportamenti distorti ed elusivi, che hanno fatto, del nostro territorio, il luogo della devastazione dell’ambiente e del paesaggio, contribuendo a dare incertezza agli operatori economici e alle famiglie». Così in una nota il portavoce del centrodestra in Consiglio regionale del Lazio Stefano Parisi. «Il Lazio – aggiunge – è la Regione a più alto valore paesaggistico, architettonico e culturale, ma per essere valorizzato e preservato ha bisogno di una regolazione chiara, dinamica e moderna. I nostri interventi hanno consentito di battere il partito dell’arretratezza e dell’ottusità e consentono oggi di avere uno strumento di programmazione e regolazione, ancorché non ottimale, ma importante che, se ben gestito, permetterà al Lazio di valorizzare il proprio paesaggio e di esprimere finalmente con piene potenzialità la sue vocazioni. Il centrodestra ha lavorato duramente affinché venisse aggiornata la cartografia. Lo strumento di riferimento dovrebbe essere la Carta dei Suoli. L’aver ottenuto l’inserimento di questo documento nella delibera che il Consiglio ha approvato, permetterà di ridurre al minimo le ambiguità. In conformità con il Testo Unico per l’Edilizia abbiamo inoltre preteso che il Ptpr coniugasse la tutela dell’ambiente e del paesaggio con il diritto di proprietà, consentendo interventi edilizi a volumetria esistente, in sintonia con il Codice Urbani. L’eccesso di burocrazia è tra i veri mali del nostro Paese, e la nostra proposta, che è passata, garantirà che gli strumenti urbanistici esistenti, e quelli in via di definizione ma già in possesso delle autorizzazioni paesaggistiche, non vengano ridiscussi. Tra i tanti, è questo il risultato che rivendichiamo maggiormente».