Appuntamento con Macchiaioli a Lecco e Impressionisti a Roma
Sono senza dubbio Raffaello e Giulio Romano i due grandi protagonisti delle mostre del prossimo weekend, accanto agli esponenti del movimento dei Macchiaioli e ai grandi pittori impressionisti.
MILANO – Al Museo del Novecento, dal 4 ottobre al 1 marzo, è allestita la più ampia retrospettiva milanese degli ultimi 50 anni dedicata a Filippo de Pisis. Esposti al pubblico oltre 90 dipinti, tra i più ‘lirici’ della sua produzione, provenienti dalle principali collezioni museali italiane, in un percorso cronologico volto a svelare ogni aspetto del mondo dell’artista. È Arman, uno degli esponenti più noti e apprezzati del Nouveau Réalisme, al centro della monografica in programma alla Galleria Tornabuoni Arte dal 5 ottobre al 6 dicembre. Dalle Accumulations alle frammentazioni, il percorso documenta l’intera ricerca artistica di Arman, dai primi anni ’50 in poi.
URBINO – Si intitola “Raffaello e gli amici di Urbino” la grande mostra pensata in vista del 2020, anno in cui si celebrano i 500 anni dalla morte dell’artista. Allestita a Palazzo Ducale dal 3 ottobre al 19 gennaio, l’esposizione evidenzia le relazioni tra Raffaello e alcuni artisti attivi a Urbino nella sua epoca, tra cui Girolamo Genga e Timoteo Viti.
LECCO – Dal 4 ottobre al 19 gennaio Palazzo delle Paure accoglie “I Macchiaioli. Storia di una rivoluzione d’arte”, mostra che ripercorre la storia del movimento artistico ottocentesco. Il percorso presenta circa 60 opere e documenta il senso di ribellione al sistema accademico e la predilezione del vero in pittura da parte di un gruppo di importanti artisti, tra cui anche Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Silvestro Lega.
MANTOVA – A Palazzo Ducale si apre il 6 ottobre “Con nuova e stravagante maniera”, mostra che celebra l’arte di Giulio Romano a Mantova. Nata grazie alla collaborazione tra il Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova e il Musée du Louvre di Parigi, l’esposizione presenta fino al 6 gennaio una ricca selezione di disegni, oltre a dipinti, stampe e maioliche.
ROMA – Oltre 50 opere di pittori tra cui Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro, Sisley, Gauguin, Morisot, provenienti da collezioni private raramente accessibili, compongono la mostra “Impressionisti segreti”, a Palazzo Bonaparte dal 6 ottobre all’8 marzo. I dipinti mettono in luce gli aspetti principali del movimento Impressionista, tracciando la sua storia a partire dal 1870. A Palazzo delle Esposizioni dal 4 ottobre arriva “Tecniche d’evasione. Strategie sovversive e derisione del potere nell’avanguardia ungherese degli anni ’60 e ’70” che raccoglie le opere di un gruppo di artisti dissidenti ungheresi, risalenti agli anni Sessanta e Settanta. Il progetto, allestito fino al 6 gennaio, accoglie disegni, sculture, fotografie, cartoline, dattiloscritti, manifesti, libri, opere e documenti, una straordinaria raccolta messa in salvo dal Museo Ludwig di Budapest.
GENOVA – A Palazzo Ducale dal 5 ottobre al 1 marzo la mostra “Anni Venti in Italia. L’età dell’incertezza” che presenta circa 100 opere – tra dipinti, sculture, disegni – dei grandi protagonisti dell’arte italiana di quegli anni, tra cui Carrà, Casorati, de Chirico, Arturo Martini, Severini, Sironi, Depero, suddivise in 9 sezioni. Nel percorso viene indagata la risposta dell’arte al complesso contesto storico, sociale, politico, culturale del secondo decennio del ‘900.