Foto Segre

 

Da oggi, i carabinieri del Comando provinciale di Milano garantiranno la scorta alla senatrice a vita Liliana Segre, deportata nel gennaio 1944 dal binario 21 della stazione Centrale di Milano al campo di concentramento di Auschwitz e riuscita a sopravvivere all’Olocausto.

Ogni giorno riceve circa 200 messaggi di odio attraverso i social network.

La misura di protezione, da tempo sotto esame, è stata disposta ieri pomeriggio, durante il Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico presieduto dal prefetto Renato Saccone e con al tavolo i vertici cittadini delle forze dell’ordine.

I carabinieri saranno presenti durante ogni spostamento ed uscita pubblica della senatrice a vita. La senatrice che ha 89 anni, non si sottrae ad inviti, convegni, dibattiti. Avrebbe detto durante un seminario alla Iulm parlando proprio degli haters “sono presone per cui avere pena e che vanno curate”. Del resto, aveva aggiunto «ogni minuto della nostra vita va goduto e sofferto. Bisogna studiare, vedere le cose belle che abbiamo intorno, combattere quelle brutte e non perdere tempo a scrivere a una 90enne per augurarle la morte. Tanto c’è già la natura che ci pensa».

V.S.