Di Ugo Quaranta

Chi comanda sul serio in Italia? Il quadro politico si fa sempre più  confuso e tormentato, e in qualche misura si confondono i ruoli e le squadre in campo. Bisogna ammettere che il cambio di mano alla guida del Pd ha sbloccato il pianeta dem, lo ha riportato ad una aggressività nei confronti dell’avversario che ricorda i tempi antichi. Di contro una parte dei ministri della Meloni  sembrano impacciati, forse inadeguati, e cadono in mille trappole, scivolate di stile, gaffe. E nulla viene perdonato. Accadeva anche ai ministri grillini e a qualche dem, ma la stampa era più tollerante.
A sentire i media, a giudicare dal tipo e dallo spazio dato alle notizie, tranne quei i 4-5 decisamente orientati a destra e il blocco Mediaset, pare che a governare, a dare la linea, a dare lezioni ci sia solo l’opposizione. Che picchia durissimo, che sentenzia, ironizza, mette alla berlina, stronca. Il governo Meloni viene dipinto  come una barca in mezzo alla tempesta, in balia degli elementi avversi;  fatica a difendersi, quando invece dovrebbe energicamente replicare alle critiche e mettere nell’angolo gli avversari.
Ma le cronache raccontano una realtà disperante,  con la premier messa sotto dai giornalisti, con i ministri svillaneggiati ad ogni piè sospinto e colti in fallo ogni volta che dicono qualcosa che ricordi in qualche modo il ventennio fascista. Poi ti distrai e leggi i sondaggi che parlano sì di una ripresa del Pd e di un crollo del Movimento Cinque Stelle, ma sono an che tutti concordi che il partito della Meloni  è addirittura cresciuto in termini percentuali.
Significa che il paese sta con il governo ( ha fatto un balzo in avanti anche la Lega…) e che i giornali e i giornalisti continuano a fare da megafono alla sinistra? Probabilmente sì. I bersagli da colpire sono sempre gli stessi, la destra è per contratto “fascista”, la Lega è da colpire sempre e comunque e tutte le mosse di Salvini sono esecrabili, i dem sono gli unici ad avere la verità rivelata. Colpire sempre e colpire subito, e forte, per influenzare l’opinione pubblica quale che sia la verità. L’emergenza migranti è paradigmatica. Il governo non ha avuto la sensibilità di andare ad abbracciare le bare delle vittime e i  loro parenti, ma i leader del centro destra hanno avuto il “coraggio” di festeggiare a champagne e karaoke il compleanno di Salvini, cantando una canzone di De Andrè che guarda caso racconta di una ragazza perduta e annegata. L’hanno fatto apposta, per sfregio e distacco. La “strage” è colpa loro, e si parla di strage e non di tragedia, perché il governo, nella informazione di contro-regime, quei disgraziati li ha lasciati morire quando poteva salvarli. Che il teorema sia tutto da dimostrare è altra cosa.