Una foto tratta dal profilo Facebook di Luca Sacchi, il ragazzo ucciso durante una rapina a Roma. LUCA SACCHI FACEBOOK  +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++

 

ROMA – Dalla scorsa notte sono in Questura i due sospettati dell’uccisione di Luca Sacchi. Sono continuate incessantemente le indagini per trovare gli assassini di Luca Sacchi, il venticinquenne ucciso barbaramente durante la rapina ritenuta anomala dagli stessi inquirenti in una strada dell’Appio-Latino, un quartiere residenziale di Roma, con un colpo di pistola sparato da uno dei due rapinatori che hanno portato via lo zaino alla fidanzata Anastasia Kylrmnyk, di origine ucraina, 25 anni.

“Dammi lo zaino” le hanno detto, ma Luca, che da tempo fa arti marziali e il personal trainer, si è frapposto ed ha steso l’aggressore a terra, ma l’altro nel frattempo ha estratto una pistola e gli ha sparato un colpo alla testa a sangue freddo. Poi i due sono scappati su una Smart bianca for four.

Il proiettile, dopo aver perforato la testa del ragazzo si è conficcato nella vetrina di un pub dall’altro lato della strada. Anastasia, che nel frattempo era rimasta a terra stordita per aver subìto un colpo anche lei, si è messa ad urlare e un tassista si è fermato per dare soccorso e chiedere aiuto con il telefonino.

L’uccisione del giovane ha nel frattempo innescato una polemica che ha riaperto la profonda ferita che c’è fra i nostri politici.