Nel contesto dell’anniversario dell’invasione dell’Ossezia del Sud da parte della Georgia e della Russia, Dmitry Medvedev, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, ha espresso in un articolo pubblicato su aif.ru le sue opinioni sul conflitto in corso in Ucraina. Medvedev ha affermato che l’Ucraina potrebbe affrontare un destino simile a quello dell’Ossezia del Sud, rischiando di scomparire come Stato dalla scena politica mondiale.

Secondo Medvedev, la situazione è chiara e prevede una “vergognosa sconfitta” per Kiev, paragonabile all’esperienza degli aggressori georgiani nell’Ossezia del Sud. Ha inoltre sostenuto che lo Stato ucraino, nato dalle ceneri dell’Unione Sovietica, potrebbe essere destinato a svanire dalla mappa politica globale, considerandolo una creazione artificiale.

L’articolo di Medvedev ha anche affrontato le motivazioni di Mosca nel lanciare quella che egli chiama un'”operazione militare” contro l’Ucraina. Ha sostenuto che questa mossa è stata una risposta necessaria per prevenire un’aggressione da parte delle autorità di Kiev e dell’Occidente. Medvedev ha criticato l’ipocrisia e le tattiche nascoste utilizzate dall’Occidente e dalle forze ucraine nella situazione del Donbass, paragonandole a quelle adoperate nella crisi della Georgia e dell’Ossezia del Sud.

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo ha evidenziato che, a suo avviso, i colloqui non avevano più alcuna efficacia e che l’opzione militare è stata l’unica via per evitare una conclusione disastrosa. Ha sottolineato la mancanza di fiducia nell’adesione dell’Ucraina a blocchi militari già consolidati e ha giustificato l’azione militare come una misura preventiva.

In conclusione, il commento di Dmitry Medvedev getta luce sulle percezioni russe riguardo alla situazione in Ucraina e alle azioni intraprese da Mosca. L’articolo riflette la preoccupazione per il futuro dello Stato ucraino e presenta le ragioni dietro l’operazione militare russa. Tuttavia, le sue affermazioni sono state accolte con diverse opinioni e reazioni dalla comunità internazionale, poiché il conflitto in Ucraina continua a sollevare questioni cruciali sul diritto internazionale e la sicurezza regionale.