Matteo Salvini sovraesposto batte tutti, neanche il migliore (o peggiore) Berlusconi è stato così protagonista. L’immagine del leader leghista a petto nudo sulla spiaggia di Milano Marittima spopola, la sua strategia è devastante nei confronti degli altri uomini politici del momento, alleati o avversari. Una strategia che paga. Gli altri si organizzano, dibattono, polemizzano, dichiarano, lui fa il gaudente, non ha bisogno di comunicare, i cronisti lo marcano come una rock star, ogni strada viene rilanciata, amplificata, poi c’è il tam tam dei social, le immagini e i commenti vanno dappertutto, e non solo necessariamente dalla parte di Savini, anzi, per lo più sono contro, sono oltraggiosi, ma intanto girano, l’Italia si fa una sua idea, approva, solidarizza, contesta. Il vice premier è il personaggio dell’estate 2019, altro che il Cavaliere con la sua bandata nella villa in Sardegna. Qui c’è il bagno di folla continuo, c’è la “ggente”, c’è il consenso. E gli altri rimangono nell’ombra, costretti al basso profilo. Parla Di Battista in Versilia? Si sa già cosa vuole dire, interessa poco. Si cerca di buttarla in sofisticata analisi intellettuale. Da una parte Capalbio, meta raffinata di raffinati intellettuali di sinistra contro la popolare costa romagnola, chiassosa, volgare, ridanciana, dove ci sono miss maglietta bagnata, la gara di rutti e un vice premier che fa il dj. Incredibile. Ma la politica, le tasse, la scuola, la Tav, i sondaggi? E chissenefrega, l’Italia ha bisogno di tirare il fiato. Anche i media sono stanchi, stressati, tutti hanno tirato troppo la corda. Certo è che se si attribuisce alla coppia Salvini-Meloni una quota di mercato elettorale che supera il 50 per cento un motivo ci deve essere, al di là degli slogan e degli impegni pre-elettorali (perché capiamoci, stiamo vivendo una interminabile campagna elettorale). Media e social lavorano inconsapevolmente per il nemico. Complimenti