Da alcune settimane, l’antibiotico amoxicillina, appartenente alla famiglia delle penicilline e utilizzato per combattere varie malattie infettive nei bambini, tra cui la scarlattina e l’infezione da streptococco di tipo A, è carente in tutta Italia. Il farmaco è infatti presente nella lista di quelli attualmente carenti, pubblicata sul sito dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). La situazione è preoccupante, poiché l’amoxicillina è l’antibiotico di prima scelta per molte patologie respiratorie come faringotonsilliti, otiti e polmoniti.

Secondo l’Aifa, i motivi della carenza sono molteplici e vanno dall’elevata richiesta al problema produttivo, dalla cessata commercializzazione temporanea alle forniture discontinue. Nonostante alcune tipologie abbiano una data di fine carenza indicata entro la fine di maggio, per altre bisognerà attendere anche oltre l’estate per un ritorno alla piena disponibilità.

La situazione sta diventando sempre più grave e sta mettendo a rischio la salute dei bambini, come sottolinea Susanna Esposito, professore ordinario di Pediatria all’Università di Parma e coordinatrice del Tavolo tecnico Malattie Infettive della Società italiana di Pediatria (Sip): “Sono ormai molti mesi che c’è carenza di amoxicillina, antibiotico di prima scelta per infezioni batteriche comuni che colpiscono i bambini e la carenza si è allargata ad amoxicillina + acido clavulanico. Il problema è di recente peggiorato e riguarda anche i farmaci equivalenti. Nelle ultime due settimane siamo stati travolti da telefonate di genitori alla ricerca di sostituzioni degli antibiotici prescritti. E gli stessi farmacisti hanno dispensato farmaci diversi da quelli indicati dal medico”.

Esposito spiega che l’amoxicillina, con o senza associazione all’acido clavulanico, è la soluzione di prima scelta per molte patologie respiratorie, come faringotonsilliti, otiti e polmoniti. “Ha visto un ampio consumo a causa della circolazione di infezioni streptococciche e dei numerosi casi di scarlattina che abbiamo visto in questi mesi. Esistono antibiotici alternativi, come le cefalosporine, ma sono a spettro più ampio e hanno un impatto negativo sull’aumento dell’antibioticoresistenza”.

Il Ministero della Salute ha aperto un tavolo per risolvere il problema, ma nel frattempo, Esposito consiglia di far ricorso a preparazioni galeniche di amoxicillina e di dispensare solo le dosi necessarie, evitando di fornire farmaci a spettro allargato. “Resta essenziale risolvere quanto prima il problema per essere certi che torni presto sul mercato e nel frattempo bisogna fornire indicazioni precise a medici e farmacisti per garantire al paziente l’antibiotico che serve,