Il monastero Mater Ecclesiae, situato nei Giardini Vaticani e precedentemente residenza del Papa emerito Benedetto XVI, tornerà ora alla sua vocazione originaria come monastero, su disposizione di Papa Francesco. Questa decisione è stata annunciata oggi dalla Sala stampa della Santa Sede.
Il monastero Mater Ecclesiae fu eretto canonicamente nella Città del Vaticano da Papa Giovanni Paolo II il 25 marzo 1994, attraverso il Breve “La vita contemplativa”. Dopo la rinuncia al pontificato, Benedetto XVI aveva scelto questa residenza per trascorrere gli ultimi anni della sua vita in preghiera, seguendo da vicino gli sviluppi della Chiesa.
Ora, con una lettera autografa datata 1° ottobre di quest’anno, Papa Francesco ha deciso che il monastero riprenda il suo scopo originario. Sarà gestito dalle Monache dell’Ordine Benedettino dell’Abbazia di Santa Scolastica di Victoria, Provincia di Buenos Aires, Argentina, che hanno generosamente accettato l’invito del Santo Padre. La comunità monastica, composta da sei monache secondo gli Statuti, inizierà a vivere nel monastero nei primi giorni di gennaio.
Il monastero sarà responsabile di sostenere Papa Francesco nella sua quotidiana sollecitudine per tutta la Chiesa attraverso la preghiera, l’adorazione, la lode e la riparazione. Questo ritorno alla vita monastica nel cuore dei Giardini Vaticani segna una nuova fase per Mater Ecclesiae, che sarà ora guidato dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.