Matteo Messina Denaro, il noto boss mafioso che è riuscito a sfuggire alla cattura per ben 30 anni, è attualmente in uno stato di coma irreversibile e non riceve più alimentazione. La sua storia criminale sta giungendo a una conclusione drammatica.
Messina Denaro è stato arrestato il 16 gennaio mentre si recava in una delle cliniche più prestigiose di Palermo per ricevere trattamenti di chemioterapia. Soffriva da tre anni di una grave malattia, e secondo quanto riferito dai medici, non c’è più alcuna speranza per la sua guarigione.
Dopo l’arresto, il capomafia di Castelvetrano è stato portato nel supercarcere de L’Aquila, dove ha ricevuto cure per il cancro al colon scoperto alla fine del 2020. Inizialmente, le sue condizioni erano stabili e veniva seguito dall’equipe di oncologi dell’ospedale de L’Aquila, con una sorta di infermeria allestita appositamente per lui in cella.
Tuttavia, nelle ultime settimane, la sua situazione si è deteriorata rapidamente dopo due interventi chirurgici. Di conseguenza, è stato ricoverato nel reparto detenuti dell’ospedale e, vista la gravità della situazione, è stato sottoposto alla terapia del dolore e successivamente sedato. Le visite dei familiari, già limitate nelle settimane precedenti, sono state sospese.
Messina Denaro avrebbe espressamente indicato nel suo testamento biologico la volontà di non subire l’accanimento terapeutico tramite l’uso di macchine per essere tenuto in vita. Pertanto, con il consenso della famiglia, ha interrotto la chemioterapia e riceve cure palliative nel reparto di rianimazione, sotto la direzione del professor Franco Marinangeli, specialista nella terapia del dolore, anziché dall’equipe oncologica.
Attorno al suo capezzale si trovano la nipote e legale Lorenza Guttadauria e la giovane figlia Lorenza, riconosciuta solo recentemente. Messina Denaro è stato detenuto in regime di 41 bis presso l’istituto penitenziario dell’Aquila dal 17 gennaio, un giorno dopo il suo arresto a Palermo. La sua permanenza in ospedale è iniziata l’8 agosto scorso, inizialmente per un intervento chirurgico a causa di un’occlusione intestinale.
Il boss mafioso è rimasto sotto stretta sorveglianza delle forze dell’ordine sia all’interno sia all’esterno della struttura sanitaria durante il suo ricovero. La sua lunga carriera criminale sembra avvicinarsi a una conclusione, con le sue condizioni di salute ormai critiche.