Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha visitato Caivano, definendo il quartiere come un simbolo dell’abbandono dello Stato e promettendo un’imminente e completa rigenerazione. Nonostante alcune minacce sui social media, le proteste non si sono verificate durante la visita. Meloni è stata accolta da una folla limitata, ma il sacerdote don Maurizio Patriciello, noto per il suo impegno contro la criminalità, l’ha elogiata per il suo impegno.
Durante la visita, si è affrontato il problema della dispersione scolastica, con Meloni che ha sottolineato la necessità di rafforzare le norme e colpire i genitori che non garantiscano la frequenza scolastica dei figli. La presidente ha annunciato fondi per le scuole e l’assunzione di insegnanti di alta qualità. Tuttavia, il ministro Valditara ha evidenziato anche la necessità di affrontare la precarietà delle strutture e la mancanza di docenti.
Meloni ha riconosciuto il fallimento dello Stato a Caivano e si è assunta la responsabilità della situazione, dichiarando che il territorio sarà radicalmente trasformato. Ha promesso un milione e mezzo di euro per quattro scuole, venti nuovi docenti e l’apertura di istituti scolastici anche di pomeriggio.
L’attenzione è stata rivolta anche alla criminalità, con l’obiettivo di restituire sicurezza a Caivano. Meloni ha annunciato un rafforzamento delle forze dell’ordine e dei magistrati, per combattere il crimine in modo più efficace.
Un altro punto chiave dell’iniziativa è la ricostruzione del centro sportivo Delphinia, luogo di un brutale stupro, che sarà ripulito e riqualificato con investimenti significativi. Sarà inoltre creata una biblioteca e una sala lettura.
Tuttavia, i residenti rimangono scettici e desiderano vedere azioni concrete prima di dare fiducia alle promesse politiche. Meloni ha citato Sant’Agostino, affermando che bisogna iniziare con il necessario e progredire verso l’impossibile, ma alcuni residenti sono più scettici e ritengono necessaria la prova dei fatti.