“Il governo c’è. È stata una tragedia ma può essere un’occasione per rinascere più forti”. Dopo aver lasciato in anticipo il G7 in Giappone per rendersi conto di come l’alluvione ha massacrato l’Emilia-Romagna, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni tocca finalmente con mano il territorio devastato tra Ravenna, Forlì e Faenza e promette “risposte immediate”. Esclude che si possano utilizzare i fondi del Pnrr anche se è consapevole che serviranno “molte risorse” per riparare i “danni”, ad ora difficili anche da stimare.
La presidente Meloni ha deciso di interrompere la sua partecipazione al G7 in Giappone per tornare in Italia e affrontare la grave situazione causata dall’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna. Dopo aver effettuato un sopralluogo nella zona colpita, tra Ravenna, Forlì e Faenza, la presidente del Consiglio ha promesso risposte immediate alla popolazione colpita dalla tragedia.
Meloni ha escluso l’utilizzo dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per affrontare l’emergenza alluvione, ma ha sottolineato che saranno necessarie molte risorse per affrontare i danni provocati dall’evento. Al momento, tuttavia, è difficile stimare l’entità dei danni causati dall’alluvione.
Il programma della presidente del Consiglio è rimasto riservato per molte ore per evitare “passerelle” eccessive. Dopo il suo incontro con le autorità locali presso la Prefettura di Ravenna, Meloni ha parlato con i giornalisti che la inseguivano da diverse ore. Durante l’incontro, ha ribadito che saranno necessarie molte risorse per affrontare l’emergenza e ha sottolineato che il governo sta già lavorando per individuare i fondi prioritari da utilizzare.
Martedì è prevista una riunione del Consiglio dei Ministri, durante la quale si discuterà dei danni causati dall’alluvione e delle modalità di distribuzione degli aiuti. La premier ha inoltre annunciato che lunedì trascorrerà l’intera giornata con i ministri per ottimizzare le misure da adottare.
Ora che la fase più critica sembra essere passata, è necessario concentrarsi sulla fase di ricostruzione. Il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha dichiarato che molte persone hanno perso tutto nelle loro case e nelle loro attività e che sarà necessario fornire rimborsi al 100%, come è stato fatto in seguito al terremoto. Inoltre, sarà necessaria la ricostruzione delle infrastrutture danneggiate, come le oltre 600 strade e le 300 frane ancora attive. Bonaccini ha anche sottolineato l’importanza di stabilire norme e procedure semplificate per accelerare il processo di ricostruzione.