Eì stato arrestato in Messico l’ex procuratore generale nazionale, Jesus Murillo Karam, il giudice che era incaricato di indagare sulla sorte dei 43 studenti ‘desaparacidos’ nel 2014 ad Ayotzinapa, e con lui sono finiti in manette anche 64 fra militari e poliziotti.

L’operazione di polizia è avvenuta il giorno dopo la pubblicazione del rapporto della commissione d’indagine su quella vicenda che parlava di “delitto di Stato”, cioè del rapimento e dell’assassinio degli studenti commessi dai narcotrafficanti con la complicità di giustizia e forze dell’ordine. Mandati d’arresto anche per 14 persone legate al cartello criminale ‘Guerreros Unidos’. Il giudice Murillo Karam è l’artefice della versione ufficiale della vicenda, la cosiddetta “Verità storica”, presentata nel 2015 sotto l’allora presidente del Messico, Enrique Pena Nieto (2012-2018), che non convinse nessuno, tanto meno i familiari dei 43 studenti che sparirono nel nulla la notte fra il 26 e 27 settembre 2014 nello stato di Guerrero dopo aver prenotato dei pullman per partecipare a una manifestazione a Città del Messico. Da quanto emerso dalle successive indagini, gli studenti furono arrestati da poliziotti corrotti e consegnati alla criminalità organizzata locale dei Guerreros Unidos che , per motivi non completamente chiariti, li avrebbe uccisi e fatto sparire i cadaveri bruciandoli in una discarica. Solo i resti di tre di essi furono trovati e identificati. Tutte le persone arrestate, incluso l’ex procuratore generale Murillo Karam, sono accusati di “collusione con il crimine organizzato, sequestro di persona, tortura, omicidio e ostruzione della giustizia.