Una bambina di soli quattro anni è morta annegata durante uno dei tanti viaggi di migranti attraverso il Mediterraneo alla ricerca di una vita migliore in Italia. La piccola si trovava su un barchino insieme ad altre 34 persone, quando è stato attaccato dall’equipaggio di un peschereccio tunisino che ha rubato il motore della barca in ferro di 7 metri. L’imbarcazione è poi stata soccorsa dalla Guardia costiera italiana e dalla Guardia di finanza, ma il corpo della bambina non è stato mai recuperato. Il fatto è accaduto in area Sar italiana.

Il Mediterraneo continua ad essere il luogo di partenza per numerose traversate di migranti, soprattutto dalla Tunisia, con un elevato numero di naufragi e vittime. In una recente tragedia, un barchino di 7 metri è affondato in area Sar italiana, ma fortunatamente i militari della Guardia costiera sono riusciti a salvare 46 migranti, tra cui sette minori e 13 donne, mentre purtroppo tre persone sono ancora disperse. I migranti provengono dalla Guinea, dalla Costa d’Avorio, dal Camerun e dal Gambia, e hanno riferito di aver pagato 2mila dinari per la traversata, partendo da Sfax, in Tunisia, alle 21 di venerdì scorso.

Gli sbarchi continui portano al sovraffollamento degli hotspot, come quello di contrada Imbriacola a Lampedusa, dove c’erano 2.242 ospiti a fronte dei poco meno di 400 posti disponibili. I 299 migranti salvati su sei diverse imbarcazioni sono stati portati proprio in questo hotspot, dove si trovano già centinaia di migranti in condizioni precarie. Nonostante il trasferimento giornaliero di un migliaio di persone con traghetti di linea, navi e aerei militari, la situazione non sembra migliorare.

La nave della ong Ocean Viking, allertata da Alarm phone, ha effettuato tre soccorsi in meno di 7 ore, in zona Sar maltese, coordinati dalle autorità marittime italiane. Sulla nave ci sono complessivamente 168 naufraghi, tra cui 7 donne, 4 bambini e circa 20 minori non accompagnati. Le autorità italiane hanno assegnato alla Ocean Viking il porto di Civitavecchia. Tuttavia, la situazione nel Mediterraneo resta critica e Sos Mediterranee teme che altre vite possano essere a rischio mentre la nave si dirige verso nord.

Inoltre, due cittadini provenienti da Turkmenistan e Uzbekistan sono stati fermati dai militari della Guardia di finanza a Crotone perché ritenuti gli scafisti di una barca a vela con 40 migranti a bordo intercettata e messa in sicurezza dalle unità navali della Sezione operativa navale Roan e dalla Capitaneria di porto lo scorso 26 aprile al largo di Torre Melissa, nel crotonese.