La nave della ONG Sos Mediterranee, la Ocean Viking, è giunta nel porto di Salerno con 92 migranti a bordo, tra cui 51 minori, salvati in mare aperto al largo della Libia. La Prefettura di Salerno ha attivato la procedura di accoglienza, ma le operazioni si preannunciano difficili a causa del forte vento. Nel frattempo, oltre 500 persone continuano a rischiare la vita su un’imbarcazione sovraffollata diretta verso l’Europa, mentre altri 32 sono stati recuperati sull’isolotto di Lampione grazie all’intervento di un elicottero della Guardia Costiera.

Il numero degli arrivi di migranti in Italia è già salito a 28mila nei primi tre mesi del 2023, con un aumento del 300% rispetto all’anno precedente. Con questo ritmo, le proiezioni stimano che potrebbero essere oltre 400mila le persone che raggiungeranno le coste italiane entro la fine dell’anno. Il governo italiano sta cercando di attivare iniziative per frenare le partenze dalla Tunisia e dalla Libia, ma nel frattempo è necessario prepararsi ad ampliare i posti di accoglienza, che sono ormai insufficienti.

Le operazioni di salvataggio in mare sono sempre più difficili e pericolose a causa delle condizioni meteorologiche avverse. Nonostante ciò, molte persone continuano a imbarcarsi, mettendosi in grave pericolo. Il governo sta adottando misure diplomatiche per cercare di risolvere la situazione e coordinare le risposte dei vari ministeri coinvolti. L’Italia chiede lo sblocco di una tranche di 300 milioni di dollari del prestito del Fondo monetario alla Tunisia, che sta attraversando una grave crisi economica e non riesce a gestire il flusso di migranti che cercano di raggiungere l’Europa.

Tra le misure adottate dal governo vi è l’ospitalità diffusa, ovvero la distribuzione dei migranti su tutto il territorio nazionale al fine di evitare la concentrazione in un sola zona. Si punta poi a potenziare i rimpatri, accelerando le procedure di esame delle domande di protezione e rafforzando la rete dei Centri di permanenza per il rimpatrio, distribuendoli in ogni regione e aumentandone la capacità.

Tuttavia, non tutti sono d’accordo con queste misure. Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ritiene che sia necessario creare luoghi adatti all’accoglienza e all’indirizzo professionale delle persone, anziché nuove carceri per chi deve essere espulso. La situazione dei migranti resta quindi una questione delicata e in continua evoluzione, che richiede una risposta coordinata a livello europeo e nazionale.