Il Ministro del Turismo Daniela Santanché ha dichiarato di non provare alcun imbarazzo riguardo all’inchiesta condotta dal programma televisivo “Report”. Durante un’intervista a Giornale Radio, Santanché ha affermato che mercoledì prossimo si recherà al Senato per rispondere con tranquillità a tutte le domande. Ha inoltre aggiunto di voler difendere il suo onore e la sua storia imprenditoriale, non perché glielo abbiano chiesto, ma perché lo desidera.

Santanché ha dichiarato di essere felice di avere l’opportunità di parlare e di dire tutto ciò che deve dire. Ha domandato se si inventeranno ulteriori accuse e ha affermato di essere pronta a rispondere senza alcun problema, mettendo la sua faccia in gioco come ha sempre fatto in politica per i suoi 23 anni di carriera.

L’inchiesta su Daniela Santanché riguarda il gruppo da lei fondato e nel quale è indagata insieme ad altri per bancarotta e falso in bilancio. Si prevede che le indagini sul gruppo si concludano in autunno, successivamente alle decisioni dell’Agenzia delle Entrate riguardo alla richiesta di transazione avanzata da Visibilia srl in liquidazione e del Tribunale riguardo al capitolo fallimentare.

La risposta dell’Agenzia delle Entrate alla proposta di saldare il debito di un milione e 200 mila euro potrebbe avere un impatto sul profilo fallimentare e penale dell’indagine. La chiusura della posizione di Visibilia srl in liquidazione, con la revoca dell’istanza di fallimento da parte della Procura, potrebbe avvenire, come è già accaduto per Visibilia Editore e Visibilia Holding. Rimarrebbe aperta solo la posizione di Visibilia Concessionaria, sulla quale è stata presentata una memoria difensiva che sostiene di aver affrontato le criticità in modo tempestivo.

Nel caso in cui la situazione venisse risolta, l’accusa di bancarotta decadrebbe automaticamente secondo la legge. Rimarrebbe solo l’accusa di falso in bilancio, per la quale potrebbe essere avanzata una richiesta di processo nei confronti della ministra e degli altri indagati, a meno che i pubblici ministeri non ripensino alla loro posizione o non emergano prove difensive solide.

Le consulenze commissionate dai pubblici ministeri evidenziano irregolarità “estremamente significative” nei bilanci del gruppo durante il periodo in cui Santanché era al comando. Si parla di una “situazione paradossale” e di un deficit “occultato”. Secondo il commercialista e docente della Bocconi, Nicola Pecchiari, ci sono operazioni che hanno ritardato la rivelazione di una situazione patrimoniale disastrosa.