di Vanessa Seffer
La notizia è “agghiacciante”, come avrebbe detto il neo allenatore dell’Inter Antonio Conte. Magari se a definire agghiacciante la notizia fosse l’altro Conte, il Giuseppe Presidente del Consiglio dei Ministri, allora starebbe a significare che finalmente la classe politica ne ha preso consapevolezza. Eppure sembra che il fatto, riportato da una testata giornalistica emiliana, sia andata dispersa tra le altre mille che riguardano la infinita gara di scherma tra la fazione verde e quella gialla del nostro governo nazionale. “Morciano, Rimini, minaccia i medici con la motosega”.
Il film Profondo Rosso di Dario Argento, a distanza di ben 44 anni dalla sua uscita nelle sale cinematografiche mantiene intatto il fascino che deriva anche dal passaggio del regista dal genere thriller al genere horror.Il film Nightmare – Dal profondo della notte, genere horror del 1984. Hannibal Lecter, lo squartatore di Chesapeake, protagonista de Il silenzio degli innocenti del 2001, ha raggiunto vette elevate nel genere thriller. Ma l’interpretazione capolavoro di Anthony Hopkins viene oggi offuscata, anzi cancellata nella memoria, da un fino ad oggi pressochè sconosciuto cittadino di questa obnubilata Italia che ha pensato bene di armarsi di motosega e di recarsi in una clinica del riminese per farsi giustizia del chirurgo che, a suo dire – “Lo ammazzo, lo faccio a pezzi” – sarebbe stato colpevole di avere eseguito medicazioni imperfette. Spinte, urla, schiaffi, pugni, coltelli, pistola ed ora, ne sentivamo la mancanza, una motosega come mezzo di offesa e di violenza contro un medico. Sembra che il protagonista di questa vicenda abbia già qualche piccolo precedente penale ma evidentemente, complice il caldo afoso di questi giorni o più probabilmente lo spirito emulativo verso gli aggressori dei medici, questo prodotto della società contemporanea ha ritenuto di poter fare un salto di qualità e di guadagnarsi l’onore di citazioni giornalistiche oltre ad un auspicabile trattamento sanitario obbligatorio, il mitico TSO che si applica a quanti in effetti hanno serie difficoltà a collegare ragione e ragionevolezza. Vi garantisco che non la sto buttando in politica anche se a volte il palcoscenico ricorda più un manicomio che un transatlantico.“Dopo la motosega ci aspettiamo che qualcuno entri con le ruspe all’interno delle nostre strutture sanitarie. Una volta non si sparava sulla Croce Rossa o sulla Mezzaluna in quanto simboli di supporto alla vita anche durante le nefaste azioni di guerra – dichiarano in una nota il segretario della Cisl Medici Lazio Luciano Cifaldi e il segretario della Cisl Medici di Roma Capitale/Rieti Benedetto Magliozzi” .
“Oggi siamo alla deriva totale – continuano – e siamo costretti ad assistere inermi e scioccati al ripetersi di episodi gravissimi in una orribile escalation di violenza che la classe politica dimostra di non riuscire a fermare neanche tentando di adeguare la normativa con un inasprimento delle pene o, meglio ancora, con un aumento concreto della sorveglianza all’interno dei nostri luoghi di cura. Magari meno poliziotti di scorta ai politici e più poliziotti a difendere chi tutela la salute collettiva e quella di ogni singolo cittadino – prosegue la nota della Cisl Medici Lazio e di Roma Capitale/Rieti -. Questa volta non ci è scappato il morto e non dobbiamo fare condoglianze ai familiari della vittima di turno. Ma è possibile che avere l’attenzione operativa della politica è più difficile che vincere al Superenalotto?”
@vanessaseffer