In un evento che sembra provenire dalle pagine di un thriller, il destino di Yevgeny Prigozhin, noto come il fondatore della compagnia militare privata Wagner, è stato segnato in modo drammatico. La tragica morte di Prigozhin, insieme al comandante militare Dmitry Utkin, è stata ufficialmente confermata dopo un silenzio iniziale e un’ampia speculazione mediatica. Il presidente russo, Vladimir Putin ha riconosciuto il contributo di Prigozhin nella lotta contro il regime neonazista in Ucraina, riservandogli l’onore delle armi. Tuttavia, molte voci, tra cui oppositori politici e governi esteri, soprattutto l’Ucraina, hanno sollevato sospetti sulla possibilità che Putin abbia avuto un ruolo nella tragica scomparsa di Prigozhin. Questa teoria è stata respinta dalle autorità russe, ma le tensioni rimangono palpabili.
Le circostanze dell’incidente rimangono avvolte nel mistero. L’aereo, diretto da Mosca a San Pietroburgo, è precipitato, lasciando tutti i dieci occupanti morti. I corpi carbonizzati hanno reso difficile l’identificazione visuale, ma sembra che Prigozhin sia stato identificato attraverso prove circostanziali. Alcuni dettagli, come la mancanza di una falange di un dito su uno dei corpi, e il ritrovamento del cellulare di Prigozhin vicino a uno dei corpi, hanno contribuito all’identificazione.
La morte di Prigozhin ha scosso i sostenitori della Wagner, che hanno lanciato un appello alla calma tra i loro ranghi. I luoghi legati a Prigozhin sono diventati altari improvvisati, con persone che portano fiori e si inginocchiano in segno di rispetto.
Il presidente Putin ha promesso un’inchiesta approfondita sulla tragedia, ma le speculazioni e i dubbi persistono.