Un altro naufragio è avvenuto nella tarda serata di ieri al largo delle coste di Lampedusa, in acque Sar italiane ed ha riguardato un barchino con 42 migranti, fra cui 5 donne e 1 minore. I primi soccorsi sono giunti dall’equipaggio di un peschereccio tunisino.

Quando i militari della Guardia costiera hanno raccolto l’Sos e recuperato i naufraghi, il barchino era già affondato. Diversi migranti, originari di Costa d’Avorio, Camerun e Nigeria, sono stati portati al poliambulatorio perché in forte ipotermia. I superstiti hanno riferito che non ci sono dispersi e che erano partiti da Sfax, in Tunisia, mercoledì scorso. Al momento sono 1.869 i migranti giunti a Lampedusa ieri, con 41 barche soccorse nelle acque antistanti l’isola o in area Sar dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza. Due barchini, con a bordo 46 e 41 migranti, sono riusciti ad approdare direttamente a terra fra la spiaggia della Guitgia e una una cala vicina. Dalla mezzanotte in poi sono stati registrati altri 14 sbarchi, con circa 605 migranti. All’hotspot di contrada Imbriacola, da dove ieri sono stati trasferiti 750 ospiti, al momento ci sono oltre 3 mila migranti. Inoltre, è entrata nel porto di Brindisi la nave di Emergency Life Support, che la notte tra il 6 e il 7 marzo scorsi ha soccorso 105 migranti su un gommone in avaria in acque internazionali di fronte alla Libia. Tra loro ci sono 59 uomini, 16 donne – di cui una al settimo mese di gravidanza – 24 minori non accompagnati e 6 minori accompagnati. Il più piccolo ha 2 anni. Provengono da numerosi paesi africani.