E’ stato arrestato il quarto presunto scafista dell’imbarcazione carica di migranti il cui naufragio a Cutro, all’alba del 26 febbraio scorso, ha provocato la morte accertata di 72 persone e un numero ancora imprecisato di dispersi.
Si tratta di un cittadino turco, Gun Ufuk, di 28 anni, che dopo il naufragio era riuscito ad allontanarsi e a rendersi irreperibile. E’ stato rintracciato in Austria. Ufuk sarebbe stata la persona cui era affidato il compito di condurre il caicco che a poche decine di metri dalla riva, davanti la costa di ‘Steccato’ di Cutro, ha urtato contro una secca scaraventando in mare il suo carico umano. Intanto la premier Giorgia Meloni ha incontrato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini a Palazzo Chigi per fare il punto della situazione con particolare riferimento al dossier-immigrazione. È stata confermata piena sintonia, anche in vista di nuovi provvedimenti che saranno all’attenzione del prossimo Consiglio dei ministri di giovedì. Palazzo Chigi si è unito al cordoglio espresso in Parlamento dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per la tragedia del naufragio di Cutro, ed ha espresso il suo plauso per l’esposizione puntuale dei fatti, in cui è emerso con chiarezza che, al momento della segnalazione di Frontex, l’imbarcazione non presentava problemi di navigazione e come, quindi, il naufragio non possa essere responsabilità della Guardia Costiera né della Guardia di Finanza che hanno operato con correttezza. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi.