Arresti domiciliari per un carabiniere e un politico di Mazara del Vallo: il motivo è il tentativo di vendere documenti segreti sulle indagini per la cattura di Matteo Messina Denaro. Il militare, Luigi Pirollo, è accusato di accesso abusivo al sistema informatico e violazione del segreto d’ufficio, mentre il complice, Giorgio Randazzo, di ricettazione. La notizia è stata riportata dal Wall Street Journal citando fonti di governo.

Secondo gli inquirenti, Pirollo si è introdotto illegalmente nel sistema informativo dell’Arma, ottenendo copie di 786 file riservati riguardanti le indagini sul boss della mafia. Successivamente, ha consegnato i documenti a Randazzo, il quale ha cercato di venderli a Fabrizio Corona, un noto fotografo italiano. A sua volta, Corona ha proposto al direttore del quotidiano online Mow di acquistare il materiale.

Tuttavia, il piano è stato scoperto dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Palermo e dagli stessi carabinieri, che hanno approfondito la questione. Hanno scoperto che, dopo l’arresto di Messina Denaro, i militari hanno perquisito gli immobili riconducibili a un alter ego del boss, il geometra Andrea Bonafede, tra cui il covo di vicolo San Vito a Campobello di Mazara. Quest’ultimo, inizialmente non incluso nell’elenco delle perquisizioni, si è rivelato l’ultima abitazione del padrino. Grazie alle intercettazioni del telefono di Corona, gli investigatori sono stati messi sulle tracce del tentativo di vendita dei documenti riservati.

Il giornalista di Mow, Moreno Pisto, ha informato la polizia segretamente riguardo ai file e si è scoperto che erano stati rubati da Pirollo. Quest’ultimo aveva lasciato tracce del suo accesso al sistema informatico e aveva rapporti di frequentazione con Randazzo, il politico coinvolto nel tentativo di vendita.

Grazie alle indagini, è stato possibile sventare il piano e chiarire le circostanze delle parole intercettate di Corona a maggio. La vicenda pone l’accento sulla sicurezza informatica e solleva interrogativi sulle possibili implicazioni nelle indagini riguardanti la cattura di Matteo Messina Denaro.