Si svolgono oggi al Quirinale le celebrazioni del Giorno del ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo istriano, fiumano e dalmata. La tragedia delle foibe “non può e non deve essere dimenticata, così come deve essere dimenticato l’esodo dall’Istria, dalla Dalmazia, da Fiume, gli italiani che furono di fatto costretti a lasciare le loro case, i luoghi dove erano nati e dove vivevano, e che furono accolti malissimo dall’Italia di allora”. A dirlo il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

“Io credo – ha proseguito – che la svolta c’è stata nel 2004 quando è stata istituita la Giornata del ricordo. Io ero capogruppo di Alleanza nazionale ed ebbi l’onore di firmarla questa legge, insieme a Menia. Una legge che oggi comincia veramente a dare i propri frutti. Quella legge fu votata praticamente all’unanimità tranne 12 che non la votarono alla Camera. Oggi a distanza di anni considero quel momento uno dei momenti fondanti della memoria comune della nostra Nazione. Quando La memoria diventa comune  diventa un momento di crescita quale è oggi il ricordo della tragedia delle foibe, la tragedia di coloro che dovettero abbandonare le loro case”. Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano ha scritto su Twitter: “Coltivare la memoria è l’unico antidoto affinché tragedie come queste non accadano mai più. Sanremo ricordi le vittime delle Foibe”. Il vicesegretario e portavoce di Azione, Mariastella Gelmini scrive su Twitter: “Per troppo tempo nel nostro Paese la tragedia delle Foibe è stata una ferita nascosta, una pagina oscurata. Oggi ricordare le vittime, a lungo dimenticate, e tenere vivo anche nelle nuove generazioni il ricordo di questo eccidio è un nostro dovere”. Anche il ministro Matteo Salvini afferma: “Commemorare il Giorno del ricordo anche a Sanremo, ma soprattutto che la tragedia delle foibe venga sempre ricordata dagli italiani e insegnata nelle scuola. L’importante è che si ricordino queste centinaia di migliaia di italiani massacrati, trucidati, costretti a scappare e che avevano solo la colpa di essere italiani e non comunisti. Nei cuori di tanti italiani e nelle scuole. Poi lascio alla Rai onori e oneri, ma mi auguro che essendo una giornata importante per milioni di italiani il Festival della canzone italiana dedichi qualche secondo a questa pagina tragica. Ma non è che se qualcosa non succede a Sanremo non succede, ma visto che stanno parlando di tutto l’universo umano, questa è storia italiana”.