Oggi seggi elettorali aperti per il voto per le elezioni comunali e per i referendum. I municipi in cui si aprono i seggi sono in tutto 971, per un numero complessivo di elettori che sfiora quota 9 milioni.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha votato a Palermo, recandosi come di consueto nel seggio 535. A Palermo oggi decine di seggi non sono ancora stati insediati o si sono aperti con ritardo a causa della rinuncia di numerosi presidente che il Comune sta cercando di sostituire per consentire il regolare svolgimento delle operazioni elettorali.
Finora sono una cinquantina a Palermo le sezioni elettorali dove mancano ancora i presidenti per insediare il seggio, con gli scrutatori in attesa. In una nota l’amministrazione comunale di Palermo scrive: “In relazione alla situazione determinata dalla rinuncia da parte di soggetti nominati a svolgere la funzione di presidenti del seggio, mentre si sta cercando di ovviare alle conseguenze di questo irresponsabile comportamento, l’amministrazione comunale sta inviando gli atti alla Procura della Repubblica per ogni azione di competenza finalizzata all’accertamento di responsabilità di natura penale”.
I comuni capoluogo dove si vota per le amministrative sono 26, di cui quattro capoluoghi di regione. Si tratta di Alessandria, Asti, Cuneo, Como, Lodi, Monza, Belluno, Padova, Verona, Gorizia, Genova, La Spezia, Parma, Piacenza, Lucca, Pistoia, Frosinone, Rieti, Viterbo, L’Aquila, Barletta, Taranto, Catanzaro, Palermo, Messina e Oristano.
Dei capoluoghi di provincia al voto quattro sono commissariati: Barletta e Taranto in seguito a un voto di sfiducia, mentre Messina e Viterbo a causa delle dimissioni del sindaco. I quesiti referendari, su cui potranno esprimersi 50.915.402 elettori, di cui 4.735.783 all’estero, sono cinque e riguardano la separazione delle funzioni per i magistrati, la legge Severino, i limiti per la custodia cautelare, le regole per le candidature al Csm e le valutazioni dei magistrati.