Papa Francesco si è recato all’Aquila per la sua visita pastorale in occasione della 728/a Perdonanza celestiniana. La Perdonanza Celestiniana è un evento storico-religioso che si tiene annualmente all’Aquila il 28 e 29 agosto. La celebrazione fu istituita da papa Celestino V nel 1294 con l’emanazione della Bolla pontificia Inter sanctorum solemnia (detta anche Bolla del Perdono), con la quale concesse l’indulgenza plenaria a chiunque, confessato e comunicato, fosse entrato nella basilica di Santa Maria di Collemaggio dai vespri del 28 agosto a quelli del 29. L’evento, che nel 2022 celebra la sua 728ª edizione, è dunque precursore del Giubileo universale della Chiesa cattolica istituito da papa Bonifacio VIII nel 1300 ed è stato nel tempo accompagnato da numerose altre manifestazioni di carattere civico e storico, che si svolgono durante tutta l’ultima settimana di agosto. La ricorrenza è “Patrimonio d’Italia per la tradizione” dal 2011 ed è stata iscritta nella “Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità” dell’UNESCO nel 2019. Il pontefice ha chiesto per la ricostruzione post-terremoto all’Aquila “collaborazione”, “sinergia” e “un impegno lungimirante”. “La rinascita personale e collettiva è dono della Grazia ed è anche frutto dell’impegno di ciascuno e di tutti – ha affermato – È fondamentale attivare e rafforzare lacollaborazione organica, in sinergia, delle istituzioni e degli organismi associativi: una concordia laboriosa, un impegno lungimirante perché stiamo lavorando per i figli, per i nipoti, per il futuro”.Il Papa ha poi salutato i detenuti presenti alla sua visita all’Aquila.  Inoltre, nell’incontro con i familiari delle vittime del terremoto del 6 aprile del 2009, ha espresso la sua vicinanza e ha sottolineato la grande capacità di questo popolo di rialzarsi dicendo: “C’era tutto da ricostruire: le case, le scuole, le chiese. Ma, voi lo sapete bene, questo si fa insieme alla ricostruzione spirituale, culturale e sociale della comunità civica e di quella ecclesiale. La rinascita personale e collettiva – ha proseguito il Papa – è dono della Grazia ed è anche frutto dell’impegno di ciascuno e di tutti”. Il cardinal Petrocchi ha accolto papa Francesco sul palco di piazza Duomo affermando: “L’Aquila accoglie con gioia immensa il Papa, ci commuove la sua presenza, e abbiamo certezza che l’Aquila ha un posto speciale nel cuore del Papa. Davanti a lei  una delegazione di familiari delle vittime delle tragico terremoto, di detenuti, tante associazioni tra cui Agesci e Salus popolo aquilano. A nome della Chiesa aquilana le rivolgiamo un grazie, alto come le nostre montagne mi è sembrato poco, vorrei arrivasse al cielo. Grazie alla sua presenza speriamo che la Perdonanza sia fermento di riconciliazione per tutto il mondo”.

Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha accolto Papa Francesco affermando: “La città dell’Aquila è grata e riconoscente al Santo Padre per l’enorme testimonianza di vicinanza e sostegno tributati alla comunità con la sua presenza in occasione della tradizione più antica e sentita dalla comunità. Un onore e una grande emozione poter accoglierlo e assistere, per la prima volta, all’apertura della Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio da parte di un pontefice. Un gesto che universalizza il messaggio di pace e riconciliazione tra i popoli ereditato da Papa Celestino V e la valenza della Perdonanza Celestiniana, dal 2019 iscritta quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità Unesco” ha dichiarato il sindaco Biondi.