Papa Francesco ha lanciato un forte messaggio contro un’economia che danneggia e ha sottolineato che questa non può essere considerata vera economia. Il suo discorso è stato indirizzato agli partecipanti all’incontro online ‘The Economy of Francesco’ che si è svolto ad Assisi.

Il Papa ha affermato che un’economia che produce guerra, esclude, inquina e sfrutta i più vulnerabili è una “malattia” e una “perversione” dell’idea stessa di economia. Ha criticato l’industria delle armi, i profitti ottenuti sfruttando i più deboli e l’uso predatorio delle risorse naturali e delle popolazioni.

Ha distinto tra due aspetti dell’economia: quello concreto, che coinvolge persone, piccole imprese e banche locali, e quello astratto, rappresentato da multinazionali, stati e istituzioni finanziarie globali. Ha sottolineato che l’essenza autentica dell’economia consiste nell’essere un luogo di inclusione e cooperazione, dove il valore viene creato e condiviso con gli altri.

Tuttavia, ha avvertito che esistono conflitti e contrasti che non portano a un’armonia genuina. Ha citato l’economia che favorisce pochi a discapito di molti, l’economia delle armi in contrasto con quella della pace e l’economia che inquina il pianeta in opposizione a quella che lo protegge.

Papa Francesco ha enfatizzato la necessità di cercare un equilibrio tra questi opposti, riconoscendo che il piccolo ha bisogno del grande e il concreto dell’astratto. Ha sottolineato l’importanza di promuovere un’economia basata sul dono, sulle relazioni umane e sulla condivisione delle ricchezze.

Il suo discorso ha rappresentato un richiamo alla responsabilità delle persone e delle istituzioni nell’edificare un’economia più giusta, inclusiva e sostenibile. Ha invitato tutti a riflettere su come l’economia può essere un mezzo per migliorare la vita delle persone anziché danneggiarla.