Patrick Zaki sta finalmente tornando in Italia dopo un calvario durato tre anni e mezzo. Il suo ritorno è atteso con grande gioia e festeggiamenti nella sua amata Bologna, dove ha studiato all’Università Alma Mater. Dopo la laurea, Zaki è stato imprigionato per 22 mesi e successivamente posto agli arresti domiciliari con divieto di espatrio.
Il Comune di Bologna ha organizzato una grande festa pubblica per celebrare il ritorno di Patrick in Piazza Maggiore il 30 luglio. Inoltre, l’Università di Bologna ha previsto una conferenza stampa per accogliere il ricercatore.
Mentre molti esprimono gratitudine per la sua liberazione, Patrick ha deciso di tornare in Italia senza l’aiuto del governo italiano, rifiutando l’aereo messo a disposizione. Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha rispettato la sua scelta di autonomia.
Zaki ha incontrato altri attivisti impegnati nella lotta per i diritti umani e la libertà in Egitto, compreso Mohamed El-Baqer, un avvocato difensore dei diritti umani, e Ahmed Harara, conosciuto come il ‘medico cieco’, vittima della violenza della polizia durante le manifestazioni del 2011.
Il suo ritorno è atteso con grande emozione dalla comunità dell’Alma Mater e da tutta la città di Bologna, che lo ha sostenuto durante il suo difficile periodo di detenzione. Patrick Zaki rappresenta un simbolo di indipendenza e autonomia, e la sua lotta per la giustizia continua a ispirare molti altri attivisti in Egitto e in tutto il mondo.