Il giorno tanto atteso è finalmente arrivato: Patrick Zaki, l’attivista egiziano, è tornato libero dopo tre anni di prigionia. L’evento si è svolto con grande emozione a Bologna, dove è stato accolto calorosamente dalla città che ha sostenuto la sua causa per la liberazione.

Patrick è salito sul palco del cinema in piazza Maggiore a Bologna, dove è stato accolto dal sindaco Matteo Lepore e dalla segretaria del Pd, Elly Schlein. Con grande gioia, ha ringraziato tutte le persone di Bologna, definendo quel luogo come un simbolo della sua libertà.

La giornata è stata caratterizzata da momenti toccanti: nel rettorato dell’Università di Bologna, Patrick ha ricevuto la pergamena di laurea, sancendo un traguardo importante nella sua nuova vita da uomo libero. Durante una conferenza stampa affollata, ha espresso la sua gratitudine alle autorità italiane, egiziane, alle ONG e alla società civile per il loro sostegno.

Ma la sua lotta non si è esaurita con la sua liberazione. Patrick ha ricordato l’importanza di continuare a lottare per la giustizia di Giulio Regeni e per il rilascio delle centinaia di altre persone ancora ingiustamente detenute in Egitto.

Il viaggio di Patrick verso la libertà è stato segnato anche da un riconoscimento internazionale: la presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha incontrato il primo ministro egiziano per ringraziarlo per aver concesso la grazia a Patrick Zaki.

Il volo che ha portato Patrick in Italia è stato accolto con gioia dai suoi sostenitori, che hanno atteso con ansia questo momento storico. L’arrivo all’aeroporto di Malpensa è stato un momento di festa, con Patrick che ha mostrato le sue dita a segno di vittoria.

Il ritorno di Patrick Zaki in libertà è un grande successo per la causa dei diritti umani e testimonia l’importanza della solidarietà e del sostegno internazionale nelle battaglie per la libertà e la giustizia. Il suo caso ha dimostrato il potere delle persone unite nella lotta per i diritti fondamentali e lascia speranza per un futuro migliore in cui tutti possano vivere liberi e indipendenti.