di WANDA CHERUBINI

VITERBO- Durante un evento speciale a Viterbo, presso il teatro dell’Unione, è stata presentata la nuova Macchina di Santa Rosa denominata “Dies Natalis”. La presentazione è stata preceduta da esibizioni pianistiche del maestro Piero Salvatori e da un affascinante videointroduttivo sulla Macchina. L’ideatore di Dies Natalis, Raffaele Ascenzi, ha spiegato che questo progetto è nato dalla sua ambizione di superare la precedente “Gloria”, sempre da lui ideata e di creare una Macchina eccezionale.

Il progetto è stato realizzato con l’ausilio di tecnologie avanzate e competenze specializzate. La Macchina rappresenta un’opera complessa sia dal punto di vista del progetto che dell’esecuzione formale. Ascenzi ha spiegato che Dies Natalis si ispira alla storia della Macchina di Santa Rosa. In particolare Ascenzi ha analizzato il primo trasporto avvenuto nel 1258 fino al 1690, quando furono introdotte processioni religiose con immagini sacre. Per arrivare alla Macchina, che ha segnato un passaggio epocale, la celebre “Voldo d’Angeli” del 1967. La Macchina è stata costruita con l’impiego di moderne tecniche costruttive, mantenendo lo stile barocco delle Macchine devozionali. La sindaca di Viterbo, Chiara Frontini, ha elogiato l’opera di Ascenzi e l’importanza di Dies Natalis per la città, soprattutto in vista del Giubileo e della candidatura di Viterbo come capitale della cultura nel 2033. Ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito al progetto, inclusi i facchini e gli amministratori comunali.

L’evento ha rappresentato un momento significativo per la comunità di Viterbo e per la celebrazione di Santa Rosa, e Dies Natalis sarà un’importante testimonianza dell’identità e della storia della città.