Il Mimit, Monitoraggio Indipendente dei Mercati dei carburanti, ha annunciato l’implementazione di nuove misure per garantire maggiore trasparenza sui prezzi dei carburanti. Da oggi, gli impianti di distribuzione sul territorio saranno obbligati ad esporre i prezzi medi dei carburanti, sia a livello nazionale che regionale, con l’obiettivo di favorire una maggiore informazione per i consumatori.

Secondo i dati pubblicati, la media nazionale dei prezzi dei carburanti nelle stazioni di servizio self-service lungo le autostrade è di 1,984 euro al litro per la benzina e di 1,854 euro al litro per il diesel.

Tuttavia, a livello regionale emergono disparità significative nei prezzi. Le regioni con i prezzi più alti per la benzina sono la Provincia autonoma di Bolzano, dove il costo medio è di 1,945 euro al litro, seguita dalla Puglia a 1,943 euro al litro. Al contrario, le Marche e il Veneto presentano prezzi più contenuti, con una media di rispettivamente 1,892 euro e 1,898 euro al litro.

Questi dati evidenziano chiaramente che i costi dei carburanti possono variare notevolmente da una regione all’altra, creando un divario significativo tra le diverse aree del paese.

Il governo ha sottolineato l’importanza di questa misura per favorire la trasparenza e consentire ai consumatori di prendere decisioni informate riguardo ai propri acquisti di carburante. Tuttavia, rimane evidente che le differenze regionali devono essere monitorate e affrontate per garantire una maggiore equità economica e una più uniforme accessibilità ai carburanti su tutto il territorio nazionale.

In conclusione, l’iniziativa del Mimit per rendere pubblici i prezzi dei carburanti è un passo positivo verso una maggiore trasparenza nel settore. Tuttavia, occorre prestare attenzione alle differenze regionali per garantire un equilibrio nei costi dei carburanti e un migliore trattamento per i consumatori di tutte le regioni italiane.