Il 1° maggio in Francia si è trasformato in un’occasione per protestare contro la riforma delle pensioni del presidente Emmanuel Macron, con centinaia di migliaia di persone che hanno partecipato alle manifestazioni in tutto il paese. Tuttavia, gli eventi si sono trasformati in violenze e scontri con la polizia, che ha riportato 406 feriti in tutto il territorio nazionale.

Il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, ha dichiarato che sono state arrestate 540 persone durante le manifestazioni, mentre nella sola Parigi sono stati 259 i poliziotti e i gendarmi che hanno riportato ferite. Darmanin ha chiesto sanzioni penali più severe contro coloro che attaccano le forze dell’ordine e ha invocato una “legge anti-casseur”, per prevenire questo tipo di violenze in futuro.

Decine di manifestanti vestiti di nero hanno lanciato grossi petardi contro la polizia, danneggiando anche numerose attività commerciali, agenzie bancarie, negozi e arredi urbani. Il prefetto ha deciso di intervenire per porre fine agli incidenti e separare i manifestanti violenti dal corteo sindacale.

Nonostante le proteste, Macron ha firmato la legge sulla riforma delle pensioni, che ha scatenato la rabbia dei sindacati e dei lavoratori francesi. I sindacati hanno promesso di continuare a lottare contro la riforma, sperando in una grande affluenza in tutto il paese per innervosire ulteriormente il presidente.