Juventus' Federico Chiesa (C) jubilates with his teammates after scoring the 0-1 goal  during the Italian serie A soccer match between Ac Milan and Juventus FC at Giuseppe Meazza stadium in Milan 6 January 2021. ANSA / MATTEO BAZZI

La Juventus ha temporaneamente recuperato i 15 punti che le erano stati sottratti dalla giustizia Figc per il caso plusvalenze, ritornando in terza posizione in classifica. Tuttavia, il “rinvio per rideterminazione” alla Federcalcio decretato dal Collegio di Garanzia presso il Coni non è una vera vittoria per la Juve, ma piuttosto un pareggio nell’era dei tre punti.

La Corte di appello federale dovrà ora motivare la decisione di -15 punti per la Juventus, valutando anche la responsabilità dei suoi dirigenti. Se i dirigenti assolti non avevano responsabilità nella scelta del -15, la pena potrebbe essere rideterminata. La complessa sentenza del Collegio ha deluso le aspettative degli avvocati Juve, che avevano chiesto l’annullamento della sanzione.

Il Collegio ha respinto il ricorso dei quattro dirigenti di prima linea: l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex ad Maurizio Arrivabene, l’ex ds Fabio Paratici e Federico Cherubini, confermando la loro colpevolezza e le loro sanzioni. Tuttavia, ha accolto i ricorsi di altri dirigenti, tra cui il presidente del J-Museum, Paolo Garimberti, e il consigliere Enrico Vellano, e ha rinviato alla Corte Federale di Appello per una nuova valutazione.

La vicenda delle plusvalenze si intreccia con l’altro processo ancora in corso sulla manovra stipendi. Il CFO della Juve, Calvo, ha frenato sull’ipotesi di un patteggiamento per non compromettere ulteriormente la stagione in corso e rischiare di avere due stagioni compromesse invece di una sola.

Attualmente la classifica vede il Napoli al primo posto con 74 punti, seguito dalla Lazio con 61, la Juventus con 59 e la Roma con 56. Tuttavia, tutto potrebbe ancora cambiare in base alle decisioni della Corte Federale di Appello.