Il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto un discorso per il giorno della vittoria, commemorando la fine della seconda guerra mondiale contro il nazismo e l’imperialismo giapponese. Durante il suo discorso, Putin ha affermato che la Russia ha sconfitto il terrorismo ma ha anche dichiarato che il Paese è in guerra contro l’Occidente.

Secondo Putin, l’Occidente “provoca conflitti sanguinosi” e semina la “russofobia”. Inoltre, ha aggiunto che l’Ucraina è diventata ostaggio dell’Occidente e che le élite occidentali hanno dimenticato le conseguenze delle pretese naziste di dominare il mondo.

Il presidente russo ha definito il regime di Kiev “criminale” e ha affermato che il popolo ucraino è diventato ostaggio del colpo di stato e dei piani dell’Occidente. Secondo Putin, questo è la causa dell’attuale catastrofe in Ucraina. Putin ha chiesto un minuto di silenzio per i caduti in guerra e ha sottolineato l’importanza della presenza dei vertici dell’ex blocco dell’Urss a Mosca per la commemorazione.

Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha inviato un messaggio di congratulazioni a Putin per le celebrazioni del giorno della vittoria. Kim ha espresso la sua certezza che la Russia “supererà tutte le sfide e le minacce delle forze ostili” e ha lodato la lotta della Russia per la giustizia internazionale e contro le “pratiche arbitrarie degli imperialisti”.

Le parole di Putin e il messaggio di Kim sembrano confermare i rapporti rafforzati tra i due Paesi, ma anche l’aggressione della Russia in Ucraina. La situazione in Ucraina rimane delicata, con il conflitto in corso nell’est del Paese e le tensioni tra Russia e Occidente che persistono. Tuttavia, la commemorazione del giorno della vittoria continua a essere un momento di unione per il popolo russo e per i Paesi che hanno combattuto contro il nazismo durante la seconda guerra mondiale.