L’aumento vertiginoso dei prezzi di benzina e gasolio sta colpendo duramente gli automobilisti italiani e l’economia del Paese. Secondo le rilevazioni di Assoutenti, su alcune autostrade i listini della benzina hanno già superato la soglia dei 2,5 euro al litro. La situazione è particolarmente critica sulla A4 Venezia-Trieste, dove il prezzo della benzina ha raggiunto i 2,553 euro al litro, mentre il gasolio ha toccato quota 2,4 euro/litro. Anche sulla A21 Torino-Piacenza e sulla A14 Bologna-Bari-Taranto, i prezzi sono altissimi, superando i 2,5 euro al litro.
Ma non sono solo le autostrade a subire questi aumenti esorbitanti. Anche sulla rete urbana ed extraurbana di numerose regioni, i prezzi sono alle stelle. Ad esempio, sulla Via Provinciale di Arpaise (Bn) un litro di benzina (servito) costa 2,552 euro, mentre il gasolio arriva addirittura a 2,619 euro. In Calabria, a Serra San Bruno (Vv), la benzina è venduta a 2,499 euro al litro e il diesel a 2,359 euro. A Lucca, il prezzo della benzina raggiunge i 2,487 euro al litro, mentre il gasolio è a 2,554 euro.
La situazione ha suscitato grande preoccupazione tra gli automobilisti e le imprese. Coldiretti segnala come l’aumento dei prezzi dei carburanti stia avendo un impatto devastante sull’intero sistema agroalimentare. Con l’88% delle merci che viaggiano su strada, i costi della logistica rappresentano circa un terzo dei costi totali per frutta e verdura. Questo aumento dei prezzi sta contribuendo all’inflazione e costringe le famiglie a tagliare le quantità acquistate per far fronte alle spese crescenti.
Inoltre, il rialzo dei costi dei carburanti sta aggrava il gap competitivo dell’Italia rispetto ad altre nazioni europee, come Francia e Germania. Il costo medio chilometrico per il trasporto pesante in Italia è superiore, secondo l’analisi di Coldiretti, e questo potrebbe avere conseguenze gravi sull’economia nazionale.
Di fronte a questa situazione critica, Assoutenti chiede al governo di intervenire monitorando attentamente l’andamento dei prezzi di benzina e gasolio e investigando la formazione dei listini lungo tutta la filiera, dall’estrazione alla vendita presso i distributori. Coldiretti sottolinea invece l’importanza del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per sostenere la competitività delle imprese e migliorare le infrastrutture, in modo da agevolare i collegamenti tra il Sud e il Nord del Paese e con il resto del mondo.
In conclusione, l’incremento dei prezzi di benzina e gasolio sta creando difficoltà economiche per le famiglie e le imprese italiane. È essenziale un’azione governativa mirata per monitorare e regolare i prezzi dei carburanti e promuovere strategie per sostenere l’economia e ridurre gli impatti negativi di questo rialzo.