Dai trasporti ai rifiuti l’inerzia a 5 Stelle blocca la città. I sindacati Cgil, Cisl e Uil proclamano lo sciopero generale per il 25 ottobre. Venerdì “nero” per Roma: “Bloccheremo la città”

Roma Metropolitane a un passo dalla liquidazione con almeno 45 posti di lavoro a rischio; Ama alle prese con l’ennesimo cambio ai vertici, bilanci ancora da approvare e un piano per superare la perenne emergenza che non c’è.Non sorride nemmeno Atac che, nonostante gli 840mila euro di utile, tra corse bus in calo e immobili invenduti, vede il piano di concordato in bilico. Soffrono le partecipate del Comune di Roma: con esse i lavoratori, costretti ad operare in condizioni di precarietà, e i cittadini che assistono ad una compressione dei servizi. Tavoli e concertazione non bastano più: così Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato lo sciopero generale delle partecipate per il 25 ottobre. Sarà un venerdì “nero” per la Capitale. In occasione dello sciopero generale si fermeranno i lavoratori di tutte le 18 partecipate del Comune di Roma: a rischio dunque trasporti, raccolta dei rifiuti e scuole, ma anche mense, pulizie, farmacie comunali e sportelli sociali. Tra i lavoratori che incroceranno le braccia ci sono anche quelli di Roma Multiservizi e di Farmacap, questi ultimi freschi di sciopero contro stipendi a rischio e 64 licenziamenti.

Il 25 ottobre Roma dunque si ferma per lo sciopero generale. L’ultimo era stato tre anni fa per protestare contro la riforma del salario accessorio voluta dall’allora sindaco Marino. “Difendere posti di lavoro e democrazia” – l’obiettivo dei sindacati che già ieri hanno manifestato in piazza del Campidoglio contro la liquidazione di Roma Metropolitane denunciando quanto accaduto davanti alla sede di via Tuscolana 171 dove, nello sfondamento del cordone dei lavoratori da parte della polizia, intenta a scortare il delegato del Comune verso l’assemblea dei soci sulla liquidazione, alcuni lavoratori e sindacalisti sono rimasti feriti.