di WANDA CHERUBINI
VITERBO- La quarta commissione si è riunita ieri mattina ed ha dato il via libera alla nuova Macchina di Santa Rosa, il cui primo trasporto sarà nel 2024. Il 3 settembre di quest’anno, quindi, ci sarà l’ultimo passaggio di “Gloria”, la macchina ideata dall’architetto Raffaele Ascenzi, poi si saprà il vincitore del concorso di idee che il Comune sta per bandire per la nuova Macchina di Santa Rosa. La sindaca Frontini ha spiegato di aver diviso in tre tappe il passaggio per decretare la nuova Macchina di S. Rosa, partendo dalla prima fase, la più importante che riguarda l’avviso pubblico per il concorso di idee, che rimarrà aperto per tre mesi almeno, garantendo così un’ampia partecipazione. Poi si passerà alla progettazione esecutiva a cura di chi vincerà il concorso ed, infine, ultima tappa, l’appalto. Ancora una volta la viterbesità dovrà essere un elemento importante per la nuova Macchina, che potrà essere ripresa attraverso elementi architettonici, storici e culturali. Importante anche i richiami ai valori della Rete grandi macchine a spalla, dell’Unesco che ha definito il trasporto bene immateriale dell’umanità, ma anche l’elemento religioso dell’evento, in vista anche con l’anno Giubilare. Per quanto riguarda i materiali con cui dovrà essere realizzata la nuova Macchina dovrà prevedere materiali e tecnologie a sostenibilità ambientale, semplici nella realizzazione e congruità di stima finanziaria. Per quanto riguarda la commissione chiamata a valutare i progetti, ci saranno sia i rappresentanti del comune, che i membri designati degli ordini degli architetti e degli ingegneri, della commissione italiana Unesco e del Sodalizio del facchini di santa Rosa. Non partecipano i cittadini, come più volte si era chiesto e su questo il capogruppo della Lega, Andrea Micci ha esternato delle rimostranze, visto che anche il voto popolare è importante. Inoltre, ha fatto notare come in commissione non siano presenti referenti della curia e della sovrintendenza. Le linee guida per la nuova Macchina di S. Rosa sono passate così in quarta commissione con l’astensione della Lega a causa dell’assenza del coinvolgimento popolare in giuria e del Pd.