Il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha lanciato un allarme sullo stato disastroso del sistema sanitario a Gaza, affermando che è “in ginocchio”. Secondo lui, la metà dei 36 ospedali nella Striscia non funziona “del tutto”. Ha fornito una testimonianza sconcertante al Consiglio di Sicurezza, descrivendo la situazione come impossibile da narrare: corridoi ospedalieri affollati di feriti, malati e moribondi, obitori traboccanti, interventi chirurgici effettuati senza anestesia, e decine di migliaia di persone che cercano rifugio negli ospedali.
Ghebreyesus ha sottolineato che ci sono stati “più di 250 attacchi” contro le strutture sanitarie a Gaza e in Cisgiordania dall’inizio della guerra, scatenata dagli attacchi di Hamas. La gravità della situazione sanitaria rappresenta una crisi umanitaria, con il personale medico costretto a operare in condizioni estreme e la popolazione civile che subisce le conseguenze di un conflitto prolungato. La testimonianza del direttore dell’OMS evidenzia l’urgente necessità di un intervento internazionale per affrontare la crisi umanitaria e ripristinare il funzionamento adeguato del sistema sanitario nella regione.