Era il 14 agosto 2018. Alle 11,36 un boato incredibile nel nubifragio, con una parte consistente del Morandi che collassa, trascinando nel vuoto decine di macchine.
Quattro anni sono passati da quel terribile giorno che ha portato via, con il crollo del ponte, la vita di 43 vittime. Adesso, al posto di quella voragine c’è un nuovo ponte, il San Giorgio, inaugurato nell’agosto 2020, e soprattutto lo scorso 7 luglio è iniziato il processo per fare luce sulle responsabilità del crollo.
Nel processo sono coinvolti 59 imputati (tra ex vertici e tecnici di Autostrade e Spea, società che si occupava di manutenzioni e ispezioni, attuali ed ex dirigenti del ministero delle Infrastrutture e funzionari del Provveditorato) e 600 parti civili. La prima udienza, il 7 luglio, è terminata con rinvio al 12 settembre. Quel giorno, però, è previsto anche lo sciopero dei legali proclamato dall’assemblea della Camera penale ligure. La data non è casuale, ed era stata scelta apposta per dare un segnale forte sulla carenza di organico per il settore penale del tribunale di Genova.
Il 13 agosto, nel giorno della vigilia della quarta commemorazione, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha commentato: “Gli anni non appannano il dolore ma danno una prospettiva al ricordo. Oggi ha vinto l’orgoglio, più forte della frustrazione. La magistratura emetterà i suoi verdetti perché abbiamo bisogno che giustizia venga fatta e il crollo del ponte Morandi è stato un grande avvertimento su quanto non è stato fatto prima. Ci siamo cullati nell’idea che il progresso non avesse bisogno di manutenzione e ne abbiamo pagato un conto terribile, un conto che in futuro nessuno dovrà mai più pagare”.
Dopo i primi eventi di ieri, questa mattina alle 8.30, nella Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo della Certosa, sarà celebrata la Santa Messa officiata dall’arcivescovo di Genova monsignor Marco Tasca. Alle 10.20, alla Radura della Memoria ci sarà l’arrivo dei partecipanti alla camminata in ricordo delle vittime organizzata dall’Associazione “Noi per Voi Valle Stura Masone” con i sindaci della vallata. Saranno presenti 43 bambini che porteranno un pensiero ai parenti delle vittime. Alle 10.30, alla Radura della Memoria si svolgerà la cerimonia in ricordo delle vittime del crollo del ponte Morandi. Verrà deposta la corona della Presidenza del Consiglio dei Ministri da parte del ministro alle Infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini. Seguiranno gli interventi dell’imam Salah Hussein, dell’arcivescovo di Genova monsignor Marco Tasca, del sindaco di Genova Marco Bucci, del presidente Regione Liguria Giovanni Toti, del ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili con delega presidente del Consiglio dei ministri Enrico Giovannini, del rappresentante dei parenti delle vittime Egle Possetti. Alle 11.36 verrà osservato un minuto di silenzio e in contemporanea verranno suonate le sirene delle navi in porto e le campane di tutta la diocesi. A chiudere la cerimonia, l’intervento musicale con la composizione del Maestro Nevio Zanardi.