L’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” sarà protagonista del “Congresso regionale SIMIT – Studiare il passato, comprendere il futuro” con la partecipazione di una nutrita e qualificata rappresentanza tra i relatori.
Responsabile scientifico del Congresso è il dr. Gianpiero D’Offizi, direttore dell’UOC Malattie Infettive –Epatologia dello Spallanzani, mentre interverranno: dr. Enrico Girardi, direttore scientifico; dr. Andrea Antinori; direttore del dipartimento clinico; dr. Emanuele Nicastri, direttore dell’UOC Malattie Infettive ad Alta Intensità di Cura; dr. Fabrizio Palmieri, direttore dell’UOC Malattie Infettive dell’Apparato Respiratorio;
dr.ssa Stefania Cicalini, direttore dell’UOC Infezioni Sistemiche dell’Immunodepresso; dr.ssa Gina Gualano dell’UOC MIAR; dr. Alessandro Capone della II divisione; dr.ssa Valentina Mazzotta del dipartimento clinico;
dr. Vincenzo Puro e dr.ssa Silvia Pittalis del dipartimento epidemiologico.
“Il Congresso – ha spiegato il dr. D’Offizi – si propone di mettere a fuoco tutte le problematiche infettivologiche che rappresentano una sfida continua nell’ambito della Sanità pubblica. Al convegno sarà presente una numerosissima e qualificatissima rappresentanza dello Spallanzani che andrà a trattare temi estremamente importanti per la Salute dei cittadini. L’intenzione è quella di confrontarci, come infettivologi,
attraverso la presentazione di casistiche ed esperienze cliniche di particolare rilevanza, rappresentative dell’attività quotidianamente effettuata nelle singole strutture di cura e di studio. Oltre a un focus sull’evoluzione della pandemia COVID-19, nel corso del Convegno si affronteranno temi differenti che andranno dal modello organizzativo della rete di Malattie Infettive, alla patologia infettiva nell’ospite immunodepresso, nel paziente fragile e all’ evoluzione dell’ecosistema dei germi multi-resistenti. Verranno trattate le nuove terapie in corso di infezione HBV/HDV e i nuovi modelli innovativi di terapia nel paziente
HIV. SIMIT LAZIO – ha concluso D’Offizi – ha una particolare attenzione nell’incentivare e rafforzare la rete delle malattie infettive della regione con uno sguardo verso i giovani infettivologi dai quali attingere entusiasmo e nuove energie”.