Il ministro della Salute, Roberto Speranza interviene sul fine vita dicendo su La Stampa: “Una volta che la procedura di verifica del rigoroso rispetto delle condizioni individuate dalla Consulta sia stata completata, le strutture del servizio sanitario nazionale non possono assumere atteggiamenti ostruzionistici, né è ipotizzabile che i costi siano a carico del paziente”. Lo dice in merito al caso di Mario, il marchigiano che chiede il suicidio medicalmente assistito ma si deve pagare il farmaco. Speranza aggiunge: “Il governo, laddove ve ne sia bisogno, non farà mancare un tempestivo chiarimento e intervento. La legge non è più rinviabile”.